sabato 9 gennaio 2016

Gocce d'inchiostro #6: Giunti, Feltrinelli, Amazon e i libri introvabili


Buongiorno e buon sabato! :3
Ho appena finito di fare un giro di telefonate fra ventordici librerie e:

1. Ho scoperto che alla Feltrinelli della mia città non hanno una mazza. Cioè, non l'ho scoperto, è stata più che altro una conferma di quanto già sospettavo. Ogni volta che ci vado o che gli telefono non c'è mai verso che abbiano ciò che chiedo. Ora, capisco che non possano tenere troppa roba per timore dell'invenduto e che quindi debbano necessariamente penalizzare la letteratura di nicchia, ma questa volta i libri che ho chiesto sono ciò che di più attuale possa esserci, data l'imminente uscita al cinema dei relativi film: "La quinta onda" di Yancey e "Revenant" di Punke, per non parlare di "La casa per i bambini speciali di Miss Peregrine" di Riggs, anche questo secondo loro disponibile solo su ordinazione, peraltro con tempistiche epocali. Tipo un paio di settimane.
Riuscirò mai a usare la mia gift card natalizia? Chissà.
Comunque, "La quinta onda" è in ristampa e dovrebbe arrivargli il 19 gennaio, perciò attenderò quel momento per sfruttare il mio buono.
La cosa che mi ha più infastidita è che non ho fatto nemmeno in tempo a dirgli il quarto titolo che cercavo che la ragazza mi ha stoppata dicendomi: ah, no, se è un libro di psicologia allora non lo abbiamo sicuramente. Belin, penso io, ma un reparto di psicologia ce l'hanno... perché non posso almeno tentare? Ma comunque, passiamo al punto 2.

2. Ho poi telefonato alla Giunti e, per fortuna, mi ha dato una gioia: dato che ho 72 punti sulla Giunticard, ho deciso che utilizzerò gli sconti per acquistare "Revenant" di Punke, che per la Feltrinelli era in ristampa mentre alla Giunti magicamente ne hanno tre copie in negozio e "La dissociazione traumatica" di Suzanne Boon, librone molto oneroso ma interessantissimo e scritto in maniera scorrevole. Mi sarà molto utile per la documentazione relativa al mio secondo romanzo, e non solo. Anche lì, alla Giunti questo libro me lo fanno arrivare giovedì insieme a quello di Riggs, pertanto ho deciso di lasciar perdere Amazon e Feltrinelli e fare così. Happiness! *_*

3. Al momento sto leggendo "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" di Sepulveda, un po' una fiaba per tutte le età, con più livelli di lettura a seconda della generazione. Mh. Sì, sì, carino. Però... e va bene, lo dico.
Sto maturando un'idiosincrasia verso Sepulveda.
Prima la gabbianella e il gatto che le insegnò a volare, e va bene. Bellissimo, un classico imperdibile, e ok.
Poi, 'sta lumaca che impara la lentezza. E va bene, posso ancora apprezzarlo.

Poi vengo a sapere che di recente è uscito "Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà" e giuro che se qualcuno osa regalarmelo, do di matto. Per carità, saranno anche libricini carini, mabbasta. Lo so che ha scritto libri che rimarranno nella storia della letteratura, alcuni li ho anche letti e molto apprezzati, ma per l'amor del cielo, qualcuno gli dia le chiavi per uscire dallo zoo dove si è perso.

4. Nel frattempo, sto valutando se iniziare "Annientamento" di Vandermeer, "Revenant" di Punke (che prenderò domani) o magari qualcosa di completamente diverso, che però non ho ancora identificato. Mumble. Si accettano consigli.

4 commenti:

  1. io spero proprio che sepulveda ci resti nello zoo, questi libri sono proprio belli, e, anche se hanno animali per protagonisti, le storie sono diverse tra loro. ti sei persa storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, anche quello molto meritevole.

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  2. Ma sai che quello me l'ero proprio perso? Ci darò un'occhiata :-)
    Mah, ti dirò, sono anche carini questi libri ma dopo uno, due, tre... non so, per me cominciano ad essere troppi e troppo monotematici! Poi son gusti :-)
    Secondo te quali fra i quattro libri ispirati agli animali e alle loro qualità sono i migliori? Gatto e gabbianella, gatto e topo, cane e bambino o lumaca?

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    1. l'ultimo a dire il vero non l'ho ancora letto (mi fa un po' paura perché so che mi metterà tristezza in qualche modo) ma mi sono piaciuti tutti perché ognuno è diverso e ognuno parla di qualcosa di molto importante, che sia la capacità di credere in se stessi e negli altri, che sia l'amicizia, che sia la verità sulla propria natura e il sapersi accettare per quello che si è. credo che siano librini semplici ma molto importanti e li consiglierei senza pensarci due volte ai bambini ^^

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    2. Ai bambini li consiglierei anch'io senza alcun dubbio :-) sono favole carine anche per gli adulti, ma devo ammettere che, parlando di quello sulla lumaca che ho finito un paio di ore fa, l'ho trovato poco illuminante e un po' scontato. Non sono riuscita a individuare in Ribelle, o forse nella storia in generale, un buon veicolo per il messaggio finale: non tanto quello relativo all'importanza della lentezza e di avere un nome, quanto quello che asserisce che il Paese del Dente di Leone lo avevano le lumache dentro di loro. Ho capito cosa voleva dire, ma non ho trovato che fosse il modo più adatto per dirlo. A parte che dovrei informarmi: non so se in effetti i denti di leone spuntano dalla bava delle lumache e se questa in qualche modo ne favorisca la crescita, ma a parte ciò non ho ben capito dove voleva arrivare con quell'ultima considerazione. Un conto sarebbe stato cercare di convincermi che noi tutti cerchiamo la felicità ovunque quando essa è già dentro di noi, un conto è dire che queste povere lumache, che avevano obiettivamente necessità di cibo per sopravvivere, in realtà avevano sempre avuto dentro di loro il Paese del Dente di Leone. Queste stavano a morì de fame prima sull'asfalto, poi nel tubo per l'acqua, poi nel bosco... insomma, il Paese che tanto cercavano non era dentro di loro, hanno dovuto aspettare un'intera stagione affinché la natura lo facesse germogliare! Se poi anche il letargo vuole essere una sorta di metafora dei momenti bui della vita che in realtà alla fine ci portano a cogliere i frutti più succosi, allora è un altro conto... comunque questa conversazione mi è stata utile per buttare giù la mia recensione del libro :D yeeeh!

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