martedì 17 luglio 2018

Nel salotto dello scrittore: scrittori americani (parte 3)

Eccoci giunti a una nuova puntata - la penultima - della rubrica "Nel salotto dello scrittore", dedicata agli Autori e ai luoghi in cui hanno vissuto. Ma non si tratta solo di questo: una casa, specialmente per uno scrittore, non è solo una casa. E' un luogo di strani sogni, di stanze che si moltiplicano all'infinito in cui personaggi, storie e idee si riflettono come in un palazzo di specchi, mostrando ora un sorriso, ora una lacrima, e subito dopo un sogghigno diabolico.
Venite, prendete la mia mano. Addentriamoci insieme nei macabri labirinti della fantasia...


Howard Phillips Lovecraft





Immortale scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense, H. P. Lovecraft è forse il più importante precursore della fantascienza angloamericana. Non solo: a lui si deve anche l'invenzione del "Necronomicon", il famosissimo pseudolibro di magia nera che molti, ancora oggi, credono reale. In realtà, Lovecraft lo creò di suo pugno, sfruttandolo come espediente letterario per dare verosimiglianza ai propri racconti: egli, infatti, lo citò nelle sue opere come se fosse realmente esistito, dando vita a una vera e propria leggenda secondo la quale il "Necronomicon" (in arabo: Al Azif) sarebbe stato scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell'VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose. La finzione resse a lungo, tanto che parecchi Autori cominciarono a citare il "Necronomicon" nei loro racconti, contribuendo a legittimare la sua esistenza; alla fine, Lovecraft fu costretto a confessare la verità, poiché troppi suoi lettori lo avevano preso sul serio.
Riconosciuto oggi come uno tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme a Edgar Allan Poe, Lovecraft non godette di particolare successo in vita: le sue opere ("Dagon", "Il colore venuto dallo spazio", "Il richiamo di Cthulhu", "L'orrore di Dunwich", "Il caso di Charles Dexter Ward", "Le montagne della follia" e "La maschera di Innsmouth", per citarne alcune), una sorta di contaminazione straniante fra horror, fantascienza e dark fantasy con sfumature gotiche, weird ed esoteriche, non vennero apprezzate dai critici se non dopo la morte dell'Autore, avvenuta nel 1937 a causa di un cancro all'intestino tenue, all'età di soli 46 anni.
Dopo la morte, il corpo di Lovecraft venne sepolto assieme a quello dei genitori nel monumento funebre di famiglia dei Phillips, nel cimitero di Swan Point a Providence; nel 1977, però, un gruppo di fan particolarmente devoti guidati da Dirk Mosig raccolse i fondi per far realizzare una nuova lapide commemorativa, sulla quale vennero incisi il nome dello scrittore, le date di nascita e di morte e la frase "I AM PROVIDENCE" (io sono Providence), tratta da una delle sue lettere personali.
A Providence, lo scrittore si stabilì in parecchie case, molte delle quali gli ispirarono i suoi racconti dell'orrore. Dal 1904 al 1924 visse al 598 di Angell Street in una casa modesta e spoglia, piuttosto macabra, che egli sfruttò per il suo racconto "La casa misteriosa lassù nella nebbia". Un altro racconto, "La casa stregata", gli venne ispirato dal 135 di Benefit Street, luogo di reali sventure accadute ai vari proprietari della magione e dimora, secondo le voci, di un'entità vampirica sepolta sotto la casa.
Al 140 di Prospect Street si trova la "casa Ward", che diede l'idea a Lovecraft per il suo romanzo "Il caso di Charles Dexter Ward", un apprendista negromante, mentre al numero 65 della stessa via si trova l'ultima residenza dello scrittore: Samuel B. Mumford House. Grazie a questa casa Lovecraft diede vita alle descrizioni nel racconto "L'abitatore del buio", con il suo famoso protagonista Robert Blake (l'alter-ego dell'autore di "Psycho", amico di Lovecraft, Robert Bloch).

Curiosità: a oggi, la casa stregata al 135 di Benefit Street, alla quale Lovecraft si riferì nel suo celebre racconto "La casa sfuggita", è in vendita per poco più di 600.000 euro. Un piccolo prezzo, tutto sommato, per uno dei luoghi più emblematici di Providence e della letteratura... specialmente perché, compreso nel prezzo, c'è anche il vampiro che ne infesta le fondamenta.


Jack Kerouac 



Jack Kerouac, padre del movimento della Beat Generation, è considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura americana del XX secolo: dalla sua penna sono usciti non solo il celeberrimo "Sulla strada", che racconta le vicende della beat generation e il viaggio interminabile da est a ovest lungo la Route 66, ma anche "I vagabondi del Dharma", "Big Sur", "Tristessa", "Il dottor Sax", "Mexico city blues" e tante altre opere immortali. I suoi scritti riflettono la volontà di liberarsi dalle soffocanti convenzioni sociali e dare un senso liberatorio alla propria esistenza; un approfondimento della coscienza cercato nelle droghe (come la benzedrina e la marijuana), nella caffeina, nella religione, cattolica e buddhista e che invece sfociò nell'alcolismo. Kerouac, nei suoi frenetici viaggi, sembrava essere alla ricerca di un luogo che gli desse stabilità interiore e riempisse quella deprimente sensazione di vuoto, simboleggiata dalla morte del fratello maggiore, Gerard, all'età di quattro anni e poi del padre, Leo, venti anni dopo, oltre che di una risposta al mistero della vita: affrontare l'enigmaticità dell'esistenza era considerata dallo scrittore, infatti, la sola attività importante a questo mondo.
A causa dei suoi eccessi con l'alcol, che lo portavano anche a brutali risse da bar, egli visse in solitudine i suoi ultimi anni in questa tranquilla casa immersa nel verde a St. Petersburg, Winter Park, in Florida. Il 20 ottobre 1969 si svegliò alle quattro del mattino in seguito all'ennesima sbornia. Verso mezzogiorno, mentre stava bevendo un liquore di malto e scarabocchiando appunti per un libro sul padre, accusò forti dolori addominali e vomitò sangue: il fegato aveva ceduto per la cirrosi epatica. Portato in ospedale, venne sottoposto a 26 trasfusioni e a un'operazione chirurgica nel tentativo di contenere l'emorragia dovuta alla rottura spontanea di varici esofagee. Alle cinque e mezzo del mattino del 21 ottobre, senza mai aver ripreso conoscenza dopo l'intervento chirurgico, Jack Kerouac morì a quarantasette anni.

Curiosità: quasi nulla è rimasto nella casa che appartenesse a Jack. Alcuni dei suoi effetti, come i suoi scritti e la sua macchina da scrivere, sono stati recentemente spostati nell'Università del Massachusetts. Ma qualcosa rimane, ed è lo spirito. Nessuno ha più vissuto in questa casetta dagli anni '70. Nulla è stato rimodernato. Visitarla significa prendersi un momento per sedersi fuori, la notte, insieme a Jack, a guardare le stelle e chiudere gli occhi come lui amava fare cinquant'anni fa, godendosi il fruscio del vento tra i pini. In verità, oggi un solo pino è sopravvissuto, ma questo contribuisce a creare il senso di abbandono e solitudine peculiari di questo Autore. Basti ricordare che, nel '69, Jack disse a un reporter del Times che si recò da lui: "Sono così felice di vederla. Mi sento tanto solo, qui."


Jack London




Si tratta di un ranch a Glen Ellen, California. Nel 1911, London, autore di alcuni dei più famosi libri della letteratura, quali "Zanna bianca", "Il richiamo della foresta", "La peste scarlatta", "Martin Eden" e "Il vagabondo delle stelle", comprò 1400 acri di terra vicino a Sonoma e vi costruì, oltre agli edifici residenziali, anche una fattoria sperimentale: piantò piante di cactus senza spine per foraggiare il bestiame e costruì perfino una porcilaia così gargantuesca che egli stesso la chiamò "pig palace".
A oggi, il parco comprende le rovine della Wolf House, che lo scrittore aveva costruito per sé e la moglie, il cottage dove London si rifugiava a scrivere, la sua tomba e la casa che la moglie costruì insieme alla sorellastra di London dopo la sua morte, la cosiddetta House of Happy Walls ("casa dei muri felici"), oggi adibita a museo. Qui è possibile venire a contatto con molti oggetti ed effetti personali dello scrittore, quali manoscritti e fotografie originali; alcuni reperti li raccolse lui stesso durante i suoi viaggi in giro per il mondo.
Molto dello spirito dell'Autore è rimasto tra questi muri: la Wolf House, ad esempio, deve il nome al soprannome con cui London veniva chiamato dall'amico George Sterling - "The Wolf", appunto, il lupo. Purtroppo, lui e la signora London non poterono mai abitarvi, poiché nell'agosto 1913, durante una rovente notte estiva, l'edificio prese fuoco per autocombustione. La coppia si accorse dell'incendio, ma non poté fare nulla per estinguerlo. London avrebbe voluto ricostruirla, ma morì prima di riuscire a portare a termine il progetto.
Nel 1916, infatti, l'Autore si spense dopo alcuni giorni di coma, all'età di soli 40 anni, a causa di un'uremia per insufficienza renale cronica.

Curiosità: è possibile visitare l'intera dimora, comprese le rovine della Wolf House. Le mura di pietra ci sono ancora, non lontane dalla tomba di London. Il suo corpo, difatti, venne cremato e le sue ceneri disposte sotto la grande roccia che si trova nella tenuta, esaudendo il suo desiderio che le sue ceneri fossero sparse vicino al luogo di sepoltura di David e Lillie Greenlaw, i figli di una coppia di immigrati irlandesi e scozzesi, morti nel 1876 e nel 1877 giovanissimi per cause sconosciute. Quando la moglie di London morì nel 1955, anche le sue ceneri furono collocate sotto la stessa roccia, vicino a quelle del marito.


John Steinbeck



Steinbeck nacque e crebbe con le sue tre sorelle in una casa vittoriana in stile Queen Anne a Salinas, California. Nonostante suo padre fosse un ricco tesoriere della contea di Monterey, oltre al direttore di uno stabilimento per la produzione di farina, e la madre fosse un'insegnante, il piccolo Steinbeck non fu mai un grande amante degli studi, tanto che decise di diventare scrittore a 14 anni e non prese nemmeno la laurea, contrariamente ai pareri dei suoi genitori, preferendo lavorare e stare a contatto con i braccianti. Proprio dalle loro speranze e condizioni di vita, trasse l'ispirazione per scrivere "La valle dell'Eden", "Furore", "Uomini e topi" e le sue altre celebri opere, che gli valsero il prestigioso Premio Pulitzer e il Nobel per la Letteratura (1962).
Le opere di Steinbeck odorano di polvere, fatica, sconfitta, ma anche di viaggio e fuga verso l'Ovest: in "Furore", il suo capolavoro, attraverso le vicende drammatiche e le lotte di Tom Joad e della sua famiglia, vengono raccontate l’America della Grande Depressione, la nascita dei sindacati e le disperate migrazioni di contadini verso ovest degli anni trenta, disposti a lavorare per una miseria e costretti ad abbandonare le loro amate case nel cuore e nella pancia degli Stati Uniti, in Oklahoma e in Arkansas. Destinazione: California, favoleggiata dalle masse di disperati che avevano perso tutto come una terra mitica e generosa, salvo poi ritrovarsi in un incubo di emarginazione, razzismo, carestia e sfruttamento.

Curiosità: oltre a visitare la casa, è possibile mangiare in un ristorante che oggi si trova in quello che, una volta, era il salotto dello scrittore. Il servizio è gestito da un'organizzazione no profit che serve pranzi genuini e nutrienti.


Pablo Neruda




Poeta e diplomatico cileno, Pablo Neruda è famoso per aver vinto il premio Nobel per letteratura nel 1971. Ma egli era molto più di un poeta talentuoso: il suo era un animo puro, fanciullesco, stravagante, che amava tutto ciò che era insolito. Avrebbe usato solo penne verdi per scrivere le sue poesie, e il nome che porta lo ha scelto egli stesso: i suoi genitori lo avevano chiamato Ricardo Eliezer Neftali Reyes y Basoalto, ma lui si ribattezzò Pablo Neruda già da adolescente.
Le sue case, tutte e tre cilene, sono piene di strane collezioni di conchiglie, coleotteri, vetro colorato, e ricordi di vita sul mare, le tre spettacolari dimore di Neruda – Isla Negra, La Sebastiana e La Chascona – sono veramente eccentriche, originali come i suoi versi.
Non solo le opere di Neruda hanno testimoniato le lotte politiche-storico-sociali della sinistra nell'America del sud; egli era anche un formidabile scrittore di poesie d'amore. Le "Venti Poesie d'amore" e la "Canzone di Despair" hanno venduto oltre un  milione copie in seguito alla prima pubblicazione. La casa sulle colline di Valparaíso - La Sebastiana - è quella in cui Neruda visse e scrisse di più, godendo di una meravigliosa vista della città e del porto. A oggi, la Fondazione Neruda permette ai visitatori di immergersi nelle stravaganze della casa, che è inclusa del "Neruda Tour".

Curiosità: le suppellettili presenti nella villa sono davvero singolari, simboli e ricordi di vita di mare. Davanti alla finestra a baywindow è possibile vedere, ad esempio, un lampadario con all'interno un uccello tropicale sul punto di spiccare il volo. E' anche presente una stanza denominata “bar del capitano”, dipinto di un rosa acceso, che, a quanto pare, solo Neruda poteva usare.



Finita. La tappa americana del nostro viaggio è terminata, e con essa richiude i suoi petali anche un pezzettino del mio cuore. Erano tanti gli scrittori che avremmo voluto trattare, ma per forza di cose era necessario operare una selezione. Una di quelle brutali, ma anche indispensabili. Oh, a proposito: mentre sceglievo di quali Autori parlare, mi sono imbattuta in una notizia brutta. Ma brutta brutta, che mi ha chiuso lo stomaco. Avete presente Ray Bradbury? Uno dei più grandi scrittori di fantascienza della storia della letteratura, autore di "Cronache marziane", "L'uomo illustrato", "Fahrenheit 451", "Il gioco dei pianeti", "Paese d'ottobre", e potrei continuare fino a stasera? Ebbene, io non vedevo l'ora di parlare della sua casa in California. Mi ero proprio pregustata il momento, lasciandomelo per ultimo, come si fa con il centro dei pasticcini. Purtroppo, però, ho scoperto che la sua dimora è stata recentemente rasa al suolo da un architetto per costruirci la propria "Kuzcotopia", diciamo così, oh yeah.
Sorte simile è capitata ad Asimov, la cui casa è oggetto di una petizione che trovate su Change.org affinché venga preservata e trasformata in una casa-museo o comunque un punto storico riconosciuto, cosa che attualmente non è. A quanto pare, non basta essere il padre della robotica in campo letterario, perché a qualcuno freghi qualcosa del posto in cui vivevi. Ma, ehi, la vita va così.
Per oggi chiudo qui e vi do appuntamento alla prossima settimana, in cui parleremo delle case degli scrittori più esotici e viaggeremo insieme dall'Africa, alla Nuova Zelanda, a...

- Alice

51 commenti:

  1. Buongiorno a tutte.

    I due più grandi scrittori americani riuniti in un unico splendido post, con alcuni dei più validi loro colleghi.

    E sì che io stavo già per protestare quando poi leggo... seriamente, la casa di un genio buttata giù per costruirci la "katzochè?" di un architetto??!? E Asimov si avvia su quella strada?? >:(((

    A questo punto, onde evitare effetti indesiderati, mi sa che, appena raggranellati i 600 mila mi appoppieró la casa dell' Immenso...

    Bel post, veramente. Neruda sottovalutato. Molto noto, non altrettanto letto. Come quasi tutti quelli qui presenti. (Si potrebbe aprire il Club, "Molto amati, Molto odiati" ;)

    Buona giornata a tutte!

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    1. Grazie per i complimenti sul post, li ho davvero apprezzati 💖

      Non dirmi niente, quando ho letto quelle cose su Bradbury e Asimov mi si è spezzato il cuore...

      Ad avere quella somma sarebbe davvero da comprare la casa di Lovecraft e magari trasformarla a sua volta in un punto di riferimento per conoscere l'Autore, perché anche nel suo caso le case, da quello che ho letto, non credo siano visitabili e godibili, ma che ci sia un museo a lui dedicato a Providence.

      Bella idea quella del Club ;)

      Ciao!


      - Alice

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    2. Ciao!

      Che io sappia, c'è una sala dedicata a Lovecraft nell'Università locale di Providence, dove sono custoditi molti suoi oggetti, ma non è aperta al pubblico; S. T. Joshi, forse il più grande studioso vivente di HPL ha fatto fatica a farsi prestare del materiale per alcune ricerche, e in alcuni casi proprio non hanno concesso nulla :(

      Secondo me, a prescindere da tutto, una casa, un'abitazione, specie se antica, che è stata dimora di scrittori/scrittrici e altre persone d'ingegno dovrebbero sempre essere trasformate in musei o luoghi da visitare. Ma come dici tu, la vita va così (purtroppo) :)

      A risentirci, siore e siore.

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    3. No ma sul serio? Questa non la sapevo! Fra l'altro, ammiro molto la tua cultura su Lovecraft, se decidessi di scrivere un approfondimento su di lui lo leggerei volentieri. Fra l'altro, a breve scriverò la recensione di "14 "di Peter Clines, un omaggio grosso come una casa (letteralmente) a H.P.L. Ti ho pensato tantissimo mentre lo leggevo! Chissà se lo apprezzeresti o lo faresti a pezzi :-P

      - Alice

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    4. Ok, off topic mod on ;)

      "Se decidessi di scrivere un approfondimento su di lui lo leggerei volentieri"? Come dire " quando ti deciderai ad aprire un blog anche tu tutto incentrato su vita morte e resurrezione di HPL, così che non ci romperai più le balle ogni 2x3, ti ringrazieremo " :))

      Scherzi a parte, sai che 14 ce lo ho da un po' (ordinato dopo la tua segnalazione) ma ancora non lo ho letto? Ehmm, ehmm... comunque, prometto di leggerlo quanto prima!

      Curiosità mia personale, se volete; il vostro scrittore e/o la vostra scrittrice preferiti? (Nel caso di Alice, a parte Stefano Re? ;D )

      Buonaserata a tutte.








      ((Con somma vergogna, dichiaro pubblicamente, a imperitura memoria, che, a oggi, non ho ancora mai letto gnente di J. Kerouac...))

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    5. Ma noooo! Il mio era un complimento sincero, non intendevo affatto questo! Non so nemmeno se tu abbia un blog... ero sinceramente ammirata, non avertene a male 😊

      Sono curiosissima di sapere se 14 ti piacerà... per quanto riguarda i miei scrittori preferiti, a parte King, probabilmente ti risponderei Ray Bradbury, Willy Vlautin e John Steinbeck.

      Di Kerouac ho letto qualche pagina ma con la tua medesima somma vergogna ammetto che il suo stile mi annoia da morire... sei in buona compagnia 😛


      - Alice

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  2. Ahah, tranquilla, anche la mia era una considerazione volutamente comica ;) anzi, ti ringrazio dei complimenti! Non ho un blog, comunque.

    Lo ho cominciato, 14, e mi sta piacendo anche se ho fatto fatica a seguire il filo, a volte. Le atmosfere descritte sono molto intriganti, e ho già beccato una sequenza ispirata a "I ratti nei muri", racconto di HPL :P

    Che dire, una triade di preferiti invidiabile e condivisibile al 100%!

    Che bello non essere soli nella vergonia... ^^ in effetti, anche a me un po'annoia. Forse, più che altro, perché Kerouac viene sempre associato alla beat generation, periodo storico che personalmente non ho mai sopportato (anche musicalmente, i Beatles non mi hanno mai fatto impazzire...sebbene poi i due David migliori della storia della musica, Bowie e Gilmour, abbiano detto che senza Lennon & co. non sarebbero mai stati in grado di fare quello che hanno fatto...)

    Buona giornata a tutte!

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    1. Uuuh a che punto sei arrivato di 14? Più vai avanti, più troverai omaggi a HPL... e, verso la fine, altro che omaggi! Non so se ti piaceranno ma sono troppo curiosa di sapere come reagorai, da fan dell'originale 😄

      Purtroppo anche io detesto la Beat Generation, è un periodo che proprio non reggo. Anche la scrittura jazz di Kerouac non fa per me, né alcuni dei temi trattati. C'è però un pezzo, mi sembra tratto da "Il dottor Sax" che mi era rimasto impresso... ora non riesco a trovarlo, purtroppo, ma parlava di solitudine, vecchiaia e morte. Allegria.

      David Bowie 💖

      - Alice

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    2. Sto indietro, pag. 70. Sempre x il mio modo di fare, "stacco" da un libro all'approssimarsi di pag. 100 e passo ad altro, e così via. Ora Sto leggendo altri 4 libri oltre a 14, dovrei tornarci il 21-22 (tra l'altro, uno di questi altri libri è "La pace come un fiume" di Leif Enger, credo potrebbe piacerti :)

      Non conosco il dottor Sax, magari è la volta buona che comincio Kerouac. Mi piacciono le cose allegre *-*

      Anche Gilmour non scherza. Prova l'album The Division Bell, in particolare Take It Back e Poles Apart (canzoni). Mostruoso ;)

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    3. Grazie per il consiglio, cercherò sia le canzoni che il libro :-)

      Gli omaggi a HPL in 14 diventano sempre più chiari fino a catapultarti nel mezzo di una sua storia mano a mano che prosegui... devo dire che però anch'io ho avuto un po' di difficoltà fino almeno a metà, nel senso che anche se avesse avuto 50 pagine in meno non le avrei rimpiante. Per niente xD

      - Alice

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    4. Mi domando come fai a riconoscere i rimandi a Lovecraft senza conoscere la sua produzione...

      ¥ ¥
      <«°-°»>
      { [¤]*}
      |/ \|
      Æ# #Æ

      Buona serata a tutte!

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    5. Diciamo che quando arriverai alla parte finale capirai... da un certo punto in poi i richiami sono talmente gargantueschi che sarebbe impossibile non riconoscerli, anche volendo ;-) anche chi non ha letto Stephen King sa che IT è un suo mostro, per farti un esempio; ebbene, chi non ha letto Lovecraft ha almeno sentito parlare di una certa cosuccia di sua creazione che non voglio menzionare esplicitamente per evitare spoiler troppo grossi :-) prosegui!

      P.S.: il richiamo al racconto che hai citato invece me lo ero pescato tantissimo, per dirti, proprio perché non ho letto quasi nulla di H.P.L. ;-)

      - Alice

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  3. A proposito di IT, che ne pensi, se già lo hai visto, del remake di quest'anno?
    (Personalmente preferivo il vecchio, per quanto anche lì non è che IT sia mai stato in cima ai miei film preferiti... :)

    Gargantueschi... d'accordo, qualche termine arcaico e obsoleto lo conosco anch'io ma abbi pietà, ho 21 anni... XD

    Buonagiornata a tutte!

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    1. Ahahah, mi è uscito gargantueschi perché mi è tornato in mente Kill Bill 2 mentre scrivevo il commento, sorry XD
      Pensa che l'altro giorno ero lì, sul punto di scrivere la recensione di "14", ma poi mi sono fermata perché non sapevo se tu lo stessi leggendo e ci tenevo a non spoilerarti XD sono troppo curiosa di sapere che ne penserai da un certo punto in avanti!

      Eeeeeh, per quanto riguarda IT la penso come te. Devo dire che non è che sia stato malvagio, il remake; gli attori mi sono piaciuti, e anche diverse scene. Devo però dire che, a parte forse un po' la donna del quadro, non l'ho trovato per niente spaventoso e so (dico so perché io IT, come sai, l'ho mollato lì dopo un centinaio di pagine nonostante la mia buona volontà) che diverse scelte lo hanno discostato dalla trama originale del romanzo. Considerando il fatto che è veramente dura che io mi spaventi o senta coinvolta dagli horror in generale, per i miei gusti posso comunque dargli un 6 e mezzo/sette.

      Ora sono curiosa di vedere la seconda parte, per due motivi:

      1. Apprezzo le scelte in termini di cast che sono state fatte per gli interpreti dei Perdenti da adulti, specialmente Chastain e McAvoy;
      2. Rispetto al primo film (parlo di quelli originali), ricordo sicuramente meglio il secondo e potrò fare un paragone più oculato. Considera che li ho visti da bambina, avrò avuto forse una decina d'anni, quindi i miei ricordi sono un po' appannati :)

      - Alice

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    2. Buonaserata a tutte!^^

      Noooo ahah, vai tranquilla con la rece di 14, al massimo non la leggo prima di finirlo ;) (e mi sono accorto di essere un po' fuori allenamento, a causa del caldo che nulla ti fa fare, e 500 pag. adesso non riesco a leggerle in meno di una settimana o anche più...).
      (E comunque ormai lo sai che io le recensioni le leggo solo dopo aver letto il libro in questione :)

      Kill bill, quando ancora Tarantino era Tarantino...

      Sono d'accordo su ciò che dici di IT, in effetti horror nel reale senso del termine non ne fanno più. A oggi quelli che trovo più validi sono quelli coreani o giapponesi, ma sono gusti.

      A 10 anni hai visto IT? I miei complimenti... E a me che faceva paura la scena di Roger Rabbit in cui il cartone cattivo scioglie nella salamoia un altro cartone buono... =)

      McAvoy se vuole tira fuori interpretazioni eccellenti. Hai visto SPLIT? ;)

      Grazie e buon proseguimento di serata.

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    3. Ahahahah, il mitico Roger Rabbit xD no, io devo dire che sono sempre stata così, del tipo ho-un-problema-evidente-all'amigdala-e-non-mi-spavento. Appena uscì "Nightmare before Christmas" ricordo che lo chiesi immediatamente a Babbo Natale, anche se avevo otto o nove anni (non che faccia paura, ma per una bimba può essere disturbante). Anche da piccolissima, quando i miei mi portarono a vedere "La sirenetta" al cinema, mia madre mi racconta sempre che tutti i bambini, alla scena del faccione di Ursula che sghignazza uscendo dai flutti e gorghi dell'oceano, strillavano come dannati, mentre io me ne stavo buona col sorriso... un'infanzia deviata fin dagli albori. Poi, va beh, mio padre quando io stavo male (tipo febbre, influenza eccetera) mi portava sempre a casa i film dal Blockbuster; è stato così che ho visto "L'ombra dello scorpione" e "IT", entrambi in due parti. Ricordo ancora che i dvd (o erano cassette? Oddio, forse no, forse erano i primissimi dvd) si giravano come musicassette, lato A e lato B *_*

      A parte ciò, ogni bimbo comunque è diverso, non vuol dire nulla. Vedi bene che tu poi ti sei ben allenato all'horror e al weird con Lovecraft :D

      "Split" è uno dei miei film preferiti, tocca un argomento che mi è molto, molto, molto caro, anche se avrei preferito meno "spettacolarizzazione". Sono comunque elettrizzata all'idea di vedere "Glass", il terzo film della trilogia (il precedente era "The Unbreakable", seguito poi, appunto, da "Split"), che dovrebbe uscire il 18 gennaio 2019, se non ricordo male. Non ho presente se solo negli USA o in tutto il mondo la data rimanga uguale, comunque non vedo l'ora! :D

      - Alice

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    4. A me SPLIT non è dispiaciuto, ma, come spesso mi accade coi film, ho trovato che manca qualcosa; anzi, in questo caso, c'è qualcosa di troppo, e cioè il numero spropositato di "identità" di McAvoy -chi cacchio si ricorda come si chiama nel film...-, alla fine sono sempre quelle 5-6 a giocare ruoli determinanti... ho capito che è "tratto da una fiaba vera" (cit. ;) ma trovo che, considerato che non è neanche tanto simile ai fatti realmente accaduti, si potevano ridurre le identità...vabbe, concordo sulla tematica molto "cara" (e chi si dimentica più il post sulla malattia mentale °-°), a me però la "spettacolarizzazione" non è dispiaciuta...anche perché dai, a parte un po' il finale, comunque non impeccabile, per il resto il film è abbastanza lineare.
      Ho visto the Unbrakable -c'è anche la citazione alla fine di SPLIT- ma Glass non lo attendo tantissimo, però lo guarderò... giusto per vedere se esce una cagata alla Signs - mio dio lo schifo...- o se il regista dimostrerà che SPLIT non è stato solo un caso ;)

      Roger Rabbit nel cuore, tuttora credo di essere innamorato di Jessica Rabbit (ebbene si, w le rosse!)^^
      Nightmare before Christmas è stato il primo non film di Tim Burton che vidi da piccolo, capolavoro (no dai, non è spaventoso, coraline è più macabro.

      Ursula poi, è troppo simpatica. Videocassette? Cosa sono?^^ scherzo, qualcuna dei classici Disney ce l'avevo anch'io, ma poi DVD... (avevo letto da qualche parte che i Blockbuster stanno scomparendo... io so a malapena cosa siano,ehmm)

      È vero che ogni bambino/a è diverso, infatti vedi che a 10 anni non mi spaventava, per dire, Pinocchio (che bho, pare spaventi chiunque a quell'età...), e comunque, paradossalmente rispetto a quello che si crede, Lovecraft non è horror (io, con tutto il bene che gli voglio, classificherei come Horror solo "I cari estinti" e "Herbert West Reanimator") magari le atmosfere portano all'ansia, alla paranoia, ma la paura non tanto... Anche perché sono altre le ragioni del successo dell'inquilino di Provvidenza ;)

      Buonaserata e grazie per la chiacchierata!

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    5. Beh, diciamo che la storia di Billy Milligan è forse una delle più importanti che si possano conoscere, anche collettivamente, come umanità e società, ma in linea di massima concordo con te; diciamo che se il progetto fosse rimasto quello realmente tratto dalla vita di Billy, che doveva essere interpretato da Di Caprio, allora avrei apprezzato l'esatto numero di personalità mostrate sullo schermo; in quest'ottica, in Split avrebbero potuto ridurle, forse, ma comunque non mi è dispiaciuto.

      Adoro Coraline, stranamente è anche l'unico libro di Gaiman che sia riuscita a leggere per intero. Lo so, è brutto da dire, ma non mi piace proprio come scrive.

      I Blockbuster erano bellissimi *_* queste enormi videoteche in cui potevi comprare non solo dvd e gadget, ma anche videogiochi, popcorn, patatine, cibi surgelati tipo "scapolo senza speranza", e poi bibite, oltre naturalmente al noleggio dei film. Il film si poteva tenere una settimana, talvolta un po' di più, e poi per riportarlo si doveva infilare in una specie di contenitore esterno al negozio con uno scivolo che faceva cadere la custodia all'interno, e si poteva fare a qualsiasi ora, anche di notte. Dappertutto c'erano televisioni che trasmettevano trailer e pezzi di film, così mentre eri in coda potevi guardare qualcosa di carino. C'erano anche caramelle gommose e un sacco di snack. Ma la cosa migliore era quando arrivavi lì e il tuo dvd, quello che avevi desiderato tanto noleggiare, non c'era perché già preso da qualcun altro.. e allora dovevi aspettare una settimana, e poi ripassare. Un po' come una sorta di biblioteca dei film. Oggi lo rimpiango, e non poco, perché contribuivano a creare ciò che oggi non c'è più: l'aspettativa, il desiderio di possedere e vedere davvero qualcosa, ma anche lo spirito di condivisione, in nome del quale dovevi necessariamente trattare bene il disco prima di riconsegnarlo, sapendo che altri dopo di te avrebbero pianto le tue stesse lacrime, riso le tue stesse risate, o magari urlato per la paura.
      Ho letto anch'io quella notizia, se non ricordo male sembra che gli ultimi due si trovino in Alaska. E' veramente triste... :(

      - Alice

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    6. Buonanottata a tutte!

      Quando ti rendi conto di essere fin troppo giovane per conoscere certe cose... oggi, in effetti, si è decisamente persa questa cosa dell'attesa. Io stesso, che pure, a causa delle letture fatte in questi anni, credo di avere compreso il significato dell'attesa, mi rendo conto di non essere mai stato nella condizione reale di dover attendere qualcosa; oggi si ha tutto subito, e persino lo sforzo fisico di andare in un determinato posto per usufruire di un servizio (Blockbuster, libreria, cinema, stadio...) oggi non ha quasi senso di essere fatto - io in primis non ricordo l'ultima volta che ho messo piede in una libreria, al più ordino dai siti o da amazon &co.
      Mi ricordo ancora la prima volta, verso i 15 anni (quindi tardino) che vidi La fabbrica di cioccolato (quello con J. Depp come Willie Wonka) e, in una scena all'inizio, al bambino protagonista regalano per il compleanno (credo, vado a memoria) una tavoletta di cioccolato - quella che poi gli farà vincere il giro "turistico" della fabbrica del cioccolato - e, all'epoca (sembra di parlare di due secoli fa) non mi sembrò niente di che come sequenza, perché non riuscivo a contestualizzare; ma naturalmente, in realtà, non è affatto la stessa cosa, ricevere una tavoletta di cioccolato come regalo oggi, rispetto a come lo era una volta.
      Non solo oggi, ma già quando io ero piccolo (quindi inizi 2000, e probabilmente anche gli ultimi dei '90 ) non era già più nulla di speciale ricevere dolci come regali, se non durante l'epifania ( quando le passate generazioni, magari, neanche la festeggiavano).
      Se già da piccolo io mi lamentavo perché non avevo ricevuto proprio quel libro che volevo io (perché bhe, dai, almeno su questo ero un po' diverso^^ ho sempre voluto solo e soltanto libri, quando mi regalavano vestiti vari m'incazzavo XD) mettevo giù storie. Decisamente, l'attesa non è una costante di questi ultimi anni, vedi bambini che vogliono l'ultimo modello di praticamente qualsiasi cosa per poi cambiarlo 1 anno dopo...

      Vabbe, un giorno i posteri si ricorderanno di me, dell'immenso, unico HPL, ovvero IL RE DELL'OFF TOPIC!!! (Perché quello del porn groove esiste già, mannagg'... ;)

      Che poi non ho capito una cosa...
      " ma la cosa migliore era quando arrivavi lì, e il tuo DVD, quello che avevi desiderato tanto noleggiare, non c'era perché già predo da quslcun altro, e allora dovevi aspettare e ripassare dopo una settimana". Immagino quel "ma la cosa migliore..." sia ironico, perché, in caso contrario, ciò sarebbe un ulteriore conferma di quanto distante sia la sensibilità a riguardo rispetto a oggi; io, sinceramente, non concepisco, o comunque faccio molta fatica, a vederlo come un lato positivo. Se cercassi qualcosa e quel qualcosa non lo trovo perché me lo hanno soffiato prima altri, tipo un libro alla biblioteca, prima m'incavolo con non si sa bene chi, e poi lo ordino online.

      Già, decisamente si è perso qualcosa. Ma sono convinto che in fondo si sia anche guadagnato qualcosa, una maggiore accessibilità, che non sarà la soluzione ai problemi ma rispetto a quando dovevi scervellarti per cercare qualcosa che manco sapevi dove cercarlo, i vantaggi sono evidenti. Un altro vantaggio, relativo, è la velocità: un tempo era tutto più lento, comunicazioni incluse (io, per la cronaca, non ho mai neanche visto un fax, né i cell coi tasti tipo Nokia vecchi - che però stanno tornando di moda...), oggi, innegabilmente, no. Inutile dire che la velocità eccessiva dell'ultimo decennio è però un sintomo dell'esagerazione...


      E niente, non so come siamo arrivati a questo punto ma tant'è.
      Spero di non aver fatto addormentare nessuno...

      Che gabbia di matti :)

      Buon proseguimento di serata!

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    7. P.s.: coraline è l'unica roba valida di gaiman, oltre al suo ciclo di Miracleman ;)

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    8. Scusami, sono in ritardissimo ma ho passato giornate un po' incasinate!

      Purtroppo qui sfociamo decisamente nell'OT e diventerebbe una dissertazione ampissima, quindi non occuperò troppe righe con la mia risposta (spero), ma per quanto riguarda l'argomento della velocità e dell'accessibilità... beh, di sicuro nel mondo attuale è tutto molto più comodo, è vero. Il problema è che è TROPPO comodo. I rapporti umani, ad esempio, ne hanno risentito moltissimo: basti pensare alle migliaia di ragazzi che già a diciott'anni, se non prima, hanno conosciuto tutto dello stare insieme a un partner: non parlo necessariamente del sesso, ma hanno già fatto vacanze insieme, o hanno già passato insieme dei weekend, anche a casa l'uno dell'altra, sono usciti magari anche tutti i giorni, eccetera. Si sentono continuamente via whatsapp e questo bruciare ogni tappa non porta altro che a facili matrimoni che si concludono spesso in altrettanto fulminei divorzi, separazioni o peggio. Non voglio essere catastrofista, ovviamente ci sono coppie che funzionano alla grande anche con questo background, e io auguro loro ogni bene, ma resto dell'idea che i miei genitori, ad esempio, che potevano solo scriversi lettere, vedersi una volta a settimana, ovviamente non per tornare al mattino ma massimo a un certo orario di sera, e mai e poi mai si sarebbero permessi di andare in casa dei rispettivi genitori se non dopo almeno un anno di relazione, abbiano avuto modo di sognarsi, fantasticare l'uno sull'altra, desiderarsi, agognarsi e sperare di trovare una lettera nella buca, col cuore che batteva forte. E niente, io lo trovo un legame potenzialmente molto più forte e duraturo. Sarò vecchia, eh, ma la penso così.
      Idem con gli oggetti: io stessa talvolta compro compulsivamente, anche libri, e per cosa? Accumularli. Per poi, magari, aggirarmi tra gli scaffali dicendomi che non ho niente di interessante da leggere. Perché? Perché il desidero per quel singolo libro è durato meno di una fiamma di candela. L'ho visto online, letta la trama, guardate le recensioni, comprato, arrivato a casa senza nessuna partecipazione da parte mia, tutto virtuale, e poi impilato con gli altri. Vuoi mettere il vederlo in libreria, magari non avere abbastanza soldi per comprarlo, dover uscire sospirando, guardarlo in vetrina mentre ti allontani, desiderarlo, non avendo magari nemmeno internet per leggere recensioni o altro? Tornare lì ogni settimana per leggerne qualche riga, senza che la commessa se ne accorga, sognando il giorno in cui potrai comprarlo - e alla fine, solo alla fine, riceverlo magari per Natale?
      Certo, da un lato è snervante, ma il valore che attribuiremmo alle singole cose sarebbe tanto, tanto di più. Tutto vale di più, quando ci aggiungi il sogno, la speranza e il desiderio.

      In questo senso, no, non sono ironica quando dico che era bello quando scoprivi che il tuo film lo aveva qualcun altro. Lì per lì, certo, era da mettersi a urlare, ma creava una connessione fra te e il tizio ignoto che aveva quel dvd, e che tu dovevi aspettare tornasse a riconsegnarlo. Te lo immaginavi, un tipo grasso con i calzini ingrigiti e la canotta bianca, svaccato sul divano a scaccolarsi, e lo pregavi telepaticamente di non tardare, di trattare bene il disco; e, magari, a causa di questo intoppo scoprivi nuovi titoli interessanti nella videoteca.
      Ma, ripeto: sono vecchia, lo so perfettamente. Una vecchia di 31 anni.

      Buon proseguimento a te e scusa ancora per il ritardo, ciao! :)


      - Alice

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  4. Chiedo venia, miei signori. Sono pessima, non ho più partecipato, ma purtroppo l'estate è arrivata e, con la scuola chiusa e il bambino a casa, seguire il blog sta diventando difficoltoso.

    Il mio scrittore preferito al momento è Stephen King. Non tanto per le storie che racconta ma per il modo in cui le racconta. È come una corrente continua. Lui parla e io ascolto. Lui parla e io voglio rispondere. Lui parla e io ho bisogno di scrivere. Quindi la mia preferenza è del tutto egoistica. Mi piace King perché mi stimola a sedermi al computer e a scrivere qualche pagina.
    Al momento, non c'è uno scrittore in cima alla mia lista. Purtroppo sono fatta così. Non c'è un cantante che preferisco in assoluto, o un film che mi riempie il cuore ogni volta che lo guardo... o un libro. Sono una perenne insoddisfatta alla ricerca costante di qualcosa di perfetto.

    Insomma, un'insopportabile.

    - Francesca.

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    1. Be', 5 ave cthulhu e 5 padre Azathoth dovrebbero bastare per cancellare il tuo peccato... ^^

      Anche a te Stefano Re? Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul perché vi siete incontrate...

      Concordo sull'ultima parte, i preferiti cambiano continuamente. Grazie per aver condiviso il pensiero!

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  5. Questa puntata sugli scrittori americani mi è piaciuta un sacco!
    Non conoscevo la storia di vita di H P
    Lovecraft, mi è dispiaciuto sapere che la sua vita si spense ad appena 46 anni, e senza mai aver conosciuto il successo. Molto commovente la raccolta di fondi per una sua lapide personale.
    I suoi fan sono stati meravigliosi!
    Che dire della sua casa stregata?
    Personalmente non la comprerei mai perchè avrei timore di vivere in una casa, dove si dice che nelle fondamenta ci sia un vampiro!*_*
    La storia di Jack Kerouac è decisamente triste,anche per lui la vita è stata breve.
    Molto bella la tua riflessione fuori della sua casa,insieme a Jack!
    Leggo che anche London morì a soli 40 anni! Sembra incredibile, eppure questi tre grandi scrittori hanno avuto tutti una breve vita.
    Di Steinbeck posso dire che ho adorato il suo libro "Furore", che ho letto più di una volta! Mentre lo leggevo sentivo di far parte della famiglia Joad, ed ero insieme a loro in quel viaggio disperato!
    Molto bello però anche "Uomini e topi".
    Gli scrittori che sono stati scelti per questa carrellata, sono tutti fantastici!
    Grazie per averci fatto sognare!
    Ciao *_*

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    1. Buonaserata!

      Uomini e Topi capolavoro. London è uno dei due migliori scrittori americani di sempre, l'altro è proprio Steinbeck.

      Io purtroppo sono morto precocemente a causa dello schifo di dieta che seguivo ma capitemi, mi pagavano - quando mi pagavano...- con noccioline e porno, le une non mi piacevano, gli altri non mi bastavano per cibarmi degnamente...

      Mi accodo al tuo "Grazie per averci fatto sognare" ;)

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    2. Grazie a entrambi per i commenti <3

      Devo dire che mentre scrivevo alcune delle biografie degli Autori mi sono ritrovata col groppo in gola. Anche per me è incredibile pensare a quanto precocemente si siano spente vite che avrebbero potuto ancora dare tanto al mondo e in particolare a quello della letteratura, mentre tante teste bacate sono ancora qui a baloccarsi... meglio che stia zitta. Religione e politica, i due argomenti tabù! :P

      - Alice

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    3. Buonaserata.

      Sono incuriosito; se ti va di rispondere, chiaramente: cosa intendi con "Religione e politica, i due argomenti tabù"? °-° mi interessa perché debbo ammettere che non ho trovato un reale collegamento, se non limitato, con il resto del commento. Grazie!

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    4. Intendevo dire che ci sono alcune categorie di persone che continuano a vivere fino a età più che venerande, pur essendo magari nocive al prossimo (vedi alcuni politici), e che ciò sembra ingiusto di fronte alla morte prematura di tanti bravi scrittori. Ma, dato che, come si suol dire, "di religione e politica non si parla a tavola", perché sono argomenti che possono suscitare litigi e ferire le credenze altrui, mi sono autocensurata ;-) meglio così.

      Buona notte, spero sia stato un buon compleanno 💖

      - Alice

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  6. Capricci d'inchiostro e H P L

    Volevo dirvi che leggere i vostri commenti è sempre un piacere, e non importa se vi dilungate o meno, personalmente non ne perdo uno perchè ritengo che sia una crescita culturale per chi vi legge!
    Buona serata! ^_*

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    1. Buonaserata a tutte!

      @ Ornella Caltabiano: ma quali meravigliosi complimenti, onorato.
      Già ti immagino, con i pop corn seduta sulla poltrona smartphone in mano a scrollare i commenti chilometrici del sottoscritto con le fantascientifiche padrone di casa :)

      In realtà, fermarsi a un certo punto è necessario altrimenti si rischia di andare avanti letteralmente all'infinito e oltre (vorrei ricordare che la nostra Alice si chiamava Per Aspera Ad Astra °-^, quindi lei sicuramente non ha paura dell'infinito, e io bhe... il cosmicismo per me non ha segreti ;)

      Curioso, io, sinceramente, leggendo i nostri commenti direi che sono il parto di qualche matto perditempo, ma se qualcuno li può trovare addirittura edificanti, bhe... tanto di guadagnato!

      Grazie per il commento, auguro a tutte una buonaserata!

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    2. Ciao, ho scritto veramente ciò che pensavo, e ribadisco che quando leggo i vostri numerosi commenti, mi sento estasiata!
      Siete incredibili, interessanti, divertenti,e gradevoli!
      Parlate di scrittori e libri con una semplicità disarmante.
      Temo che nemmeno se vivessi un'altra vita riuscirei a leggere tutto quello che avete letto voi!
      Complimenti e buona serata!*_*

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    3. Ahahah tranquilla, le mie erano considerazioni volutamente un po' sceme, sono contento che qualcuno/a possa trovare stimolanti queste conversazioni, e anch'io non scherzavo, sono onorato davvero :)

      Parlare di scrittori e libri credo sia l'obiettivo di questo blog, ergo non mi faccio scrupoli a parlarne anche troppo. La maggioranza è quasi sempre silenziosa, ma alla fine lo spazio dei commenti esiste per potersi confrontare, ed è un posto dove si può sempre parlare un po' di tutto, senza scadere nell'off topic (tranne io, io può, come babbo natale è l'unico autorizzato a passare per i camini :)

      Oddio, ti dirò che fa una certa impressione sentirsi dire che "non riuscirei a leggere tutto quello che avete letto voi" neanche in un' altra vita, considerato che io faccio ne faccio 21 giusto domani... credimi, comunque la quantità non conta gnente, puoi aver letto millemila libri ma se non hai mai letto i fumetti della pimpa, mi dispiace, ma non puoi considerarti una Vera Lettrice®™© ;D

      "Per poter parlare di un libro basta averlo compreso. O almeno, aver compreso che non serve per arrivare al barattolo dei biscotti"
      O. Wilde











      (Chi ci ha creduto? :3 )

      La maggioranza è sempre silenziosa ;)

      Buonanotte siore e siore!

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    4. Buongiorno e Buon Compleanno!🎊🎉
      Ti auguro di trascorrere una strepitosa giornata, ma visto che festeggerai i tuoi 21 anni, sarà così sicuramente! :)
      I fumetti della Pimpa li ho letti anch'io, quindi adesso mi posso considerare una vera lettrice!:);)
      ( parole tue, che mi piace prendere alla lettera) ;)
      Ancora "Tanti Auguri"!

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    5. Auguri HPL!!! Non sapevo oggi fosse il tuo compleanno, credevo che Lovecraft fosse nato il 20 agosto v.v (scherzo :P)

      Ti auguro di festeggiare nel migliore dei modi e ti ringrazio per esserti rivolto anche alla maggioranza silenziosa che legge: mi renderebbe felicissima se anche loro decidessero di rompere il silenzio e intervenire, perché sì, hai colto in pieno lo spirito: qui desideriamo che si parli di libri, che ci sia un bel fermento, anche a costo di qualche off topic, se ben piazzato e attinente :D

      Speriamo anche altri si facciano avanti u.u

      Per ora vi ringrazio per tutti questi commenti e per i complimenti, è un piacere parlare con entrambi <3


      - Alice

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    6. Buonaserata a tutte, siore e siore!! (Nella mia testa, mi immagino versione presentatore del circo di altri tempi, modello Hugh Jackman in "The Greatest Showman"<3)

      @ Ornella Caltabiano: (( e mò come faccio a dirle che odio i compleanni?! -_- ))
      Ma GRAZIE!!!^^ sei gentilissima, e che la Pimpa sia con te!!
      (( e anche qui, come faccio a dirle che io, in realtà, ho guardato a malapena due puntate dei cartoni della pimpa, e che le ho sempre preferito pingu?! ~_~ ;D ))
      E comunque dai, si è vere lettrici quando si amano i libri, e tanto basta XD

      @ Alice: effettivamente nella mia prima esistenza nacqui proprio in codesto dì 20 agosto, ma nella mia seconda ascesa terrestre ho deciso di anticipare di qualche giorno e di ritardare di qualche ventennio la mia nascita, in modo da avere più 7 possibili (27/7/97), nella speranza che questa formazione kabalistica mi porti maggiore fortuna ;))

      Ma ti offendi se dico che "off topic ben piazzato e attinente" è sinonimo dell'ossimorica "acqua di fuoco"?^^

      È altresì un gran piacere dell'estensore del presente disquisire con la di lei gentilissima persona, spaziale padrona di codesta maravillosa dimora.

      Ok, troppo calato nei panni del presentatore d'altri tempi...:

      Ti ringrazio, piacere reciproco, e altrettanto per Ornella ;D

      Buonaserata a tutte, e che i festeggiamenti continuino!!

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    7. Ciao H P L
      Se devo essere sincera non amo affatto la Pimpa, e ho letto pocchissimo di lei.
      Adoro i cartoni invece, e quelli della Disney sono i miei preferiti!
      Credo di averli visti decine e decine di volte, e non mi stancherò mai di farlo!
      Per essere dei veri lettori, tu dici che bisogna amare i libri...
      Hai perfettamente ragione, questo è quello che conta!
      I compleanni sono belli da festeggiare quando si è molto giovani come te, poi superato un certo numero, le feste sono meno divertenti. :)
      Buona serata!

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    8. Ahahah, lo so, mentre lo scrivevo me ne sono resa conto, ma in fondo c'è off topic e off topic: un conto è se, mentre parliamo di libri, ci mettiamo a disquisire degli orari dei treni o sulla possibilità che i Red Sox vincano il campionato di baseball, un conto è se invece ci mettiamo a parlare di film o argomenti più o meno attinenti :P

      Pingu forever.
      Però amavo malissimo la Pimpa *_*

      Ciao!


      - Alice

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    9. Buonaserata!

      @ Ornella Caltabiano; ciao! Guarda, per quel che riguarda i compleanni, come ti ho detto li odio con tutte le mie forze^^ fin da piccolo, sono sempre stato timido e asociale, e oggi lo sono quasi fieramente più di prima (asociale, timido no, non è una cosa di cui andar fieri... ci sei, così, e basta :)
      I cartoni, se fatti bene, sono tutti belli, però è vero che i capolavori Disney hanno rivoluzionato il modo di intenderli.
      Tuttavia, "Appuntamento a Belleville", "Fritz the cat" di Ralph Bakshi, "Il Gigante di Ferro", "Valzer con Bashir", "L'Arte della Felicità", "Akira", sono tutti cartoni animati (film d'animazione, se si preferisce) che pur non essendo Disney hanno egualmente rivoluzionato questo medium. Io personalmente adoro qualsiasi cosa (inserire termine meno generico a scelta; libro, film, fumetto, canzone, scultura, altro...) sia fatta bene, con un significato, comprensibile - non per questo "semplice"...- e divertente. In quest'ottica, neanch'io mi stancherò mai di guardare cartoni, specie se continuano a migliorarsi (vedi Oceania). Tuttavia, oggi, molti cartoni vengono ritenuti validi solo per i bambini, dalla maggior parte del pubblico adulto. E così, se la Dreamworks era nata come casa cinematografica impegnata (Z la formica, o lo stupendo "Giuseppe il Re dei Sogni"- che a oggi vanta le migliori canzoni mai sentite in un film d'animazione...) poi è passata a fare robe da poco, divertenti ma nulla più (Megamind, che pure adoro, kung fu panda, madagascar) e, a parte la straordinaria trilogia di "Dragon Trainer" -se ancora non la hai vista, RIMEDIA!! ;) - anche adesso non crea quasi nulla per un pubblico sopra gli 8 anni. Idem la Disney, specie con la pixar (vogliamo parlare di quell'abominio di "big hero 6"?); dove sono finite storie come quelle de "Gli Incredibili", o "Toy Story, o "Wall-e"?
      E arriviamo all'assurdo che l'oscar (premio oramai inutile, perlopiù dei casi) per miglior film viene dato al pur simpatico frozen, ma che in realtà, in una competizione onesta, sarebbe dovuto essere stato assegnato a "La Storia della Principessa Splendente", dello Studio Ghibli.
      E "Valzer con Bashir", troppo adulto per essere preso in considerazione nella categoria "migliore film d'animazione", è stato inserito in quella per il "miglior film" - esatto, quella dei film con attori veri...-, similmente a quanto avvenuto per "La Bella e la Bestia" al tempo.
      Tutto sommato, alla fine i cartoni si guardano per stare bene, quindi poco importa, alla fine, le considerazioni degli ""intenditori" del settore. Certo però che se mi fate cagate come Arlo o UP (quest'ultimo, ottimo cortometraggio se si considerano i primi 15 minuti, poi hanno voluto allungare il brodo... :(( )

      Ciao, e grazie ancora per gli auguri e gli scambi d'idee :)

      @ Alice; amavi la pimpa? Sei una brutta persona, sapevilo ;)

      Buonaserata a tutte!!

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    10. Ciao H L P ! :)
      Sono d'accordo con te sui cartoni, sono tutti belli, e naturalmente non solo i Disney.
      Mi fa piacere che ti piaccia Oceania, invece non credo di aver visto "Dragon Trainer", quindi devo RIMEDIARE! ;)
      "Big Hero 6" inguardabile!
      " Wall-e" spettacolare!
      Hai mai visto" Brisby e il segreto di NIMH" di Don Bluth?
      Ho iniziato a guardarlo insieme a mia figlia quando era piccola,e ancora oggi lo riguardiamo tutti insieme, (i cartoni piacciono anche a mio marito) non ci stanchiamo mai! E poi sempre di Bluth, " Alla ricerca della valle incantata",
      " Il castello errante di Howl","Kiki".
      Di Miyazaki anche "Una tomba per le lucciole" meriterebbe di essere guardato, però se lo fai, rimani depresso almeno per 3 giorni!
      Sapevilo! *_*
      Buona serata!

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    11. Ciao Ornella!! (Posso omettere il cognome? per comodità, non per altro^^ se ti sembra troppo intimo, dimmelo)

      Ho presente, e bene anche, tutti quelli che citi, specie "Alla ricerca della valle incantata" (i seguiti non sono all'altezza del primo, ma si guardano), e dello Studio Ghibli ho tutti i DVD, tutti, tranne l'ultimo Kimitachi da ikiru ka, che uscirà tra qualche anno.

      Big hero 6 è fatto bene tecnicamente (grazie, è della pixar, se non li fanno bene loro...), ma la "storia" non esiste, è una palla assurda (e un cartone che annoia non è un cartone).

      Brisby lo ricordo bene anche per il seguito, ma cambia molto rispetto al libro originale, che comunque ti consiglio :) a me piaceva il gufo, ho sempre avuto un debole per le figure dei gufi, specie se saggi°-°

      Ahah,no dai, Una tomba per le lucciole non è così triste... guardati "Persepolis", tratto dall'eponimo fumetto di Marjane Satrapi, quello è triste altroché...ma del resto è una storia vera.

      Quello che rende un po' tristi pensando ai cartoni è che qui in itaglia vengono considerati ancor peggio che all'estero (gladiatori di roma, justin e i cavalieri valorosi, winx film, di nessuno di questi sono riuscito ad arrivare in fondo, e io faccio del riuscire a guardare tutto un film uno dei miei punti fermi, di solito...). A oarte il già citato L'Arte della Felicità, cartoni recenti italiani buoni non esistono. Va leggermente meglio coi corti animati (tipo il celebre La Luna, che però è fatto dalla pixar), anche se quelli francesi, polacchi e danesi non li batterà mai nessuno. Vabbe, mi sto dilungando troppo, come al solito.

      Buona giornata, che bello sapere che i cartoni li guardano tutti in famiglia :)

      Dragon Trainer è qualcosa di meraviglioso, unico caso di ben due seguiti belli come l'originale (di solito, i seguiti, se non fanno schifo, non sono comunque all'altezza del primo), se non di più. Anche Gli Incredibili 2 (atteso per 14 anni!!! *-*) non è niente male.

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    12. Ciao H P L!
      Chiedo venia se non ti ho risposto subito, ma sono stata molto impegnata.
      Per 3 giorni,ho vissuto in un'altra epoca! *_*
      Vestita con abiti adeguati, ho fatto un passo indietro nel tempo, e mi sono ritrovata nell'anno 1494!
      Ci hai creduto?
      Se non lo hai fatto, era la cosa giusta! :)
      Una piccola parte di verità c'è però, perchè nel mio paese c'è stata la bellissima rievocazione storica annuale.
      Detto questo, certo che mi puoi chiamare per nome, ci mancherebbe altro...
      Sai che anche a me piacciono i gufi saggi? Quello di Merlino era davvero simpatico!
      Pur definendomi abbastanza conoscitrice di moltissimi cartoni, molti di quelli che hai citato tu, devo ammettere di non conoscerli!
      Mi sa che ho parecchio da RIMEDIARE!:)
      Buonanotte *_*





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    13. Bonjour, mademoiselle Ornella!

      Tranquilla, tutti noi si sa che le rievocazioni a carattere storico sono alquanto stimolanti, creativamente parlando, ed è altresì buono e giusto godere dei fuggevoli attimi di liberatoria fantasia che simili festività regalano ai ridenti villici delle oltremodo fortunate cittadine che le accolgono, ergo non vi è davvero bisogno alcuno, da parte di sua signora, di giustificare tale e proficuo impiego del tempo, ché si sa, l'allegria e l'ebbrezza, tosto scacciano l'apatia e l'amarezza, e la vecchiezza non più così malvagia sembrerà.
      Dettato ciò, senza oltre indugiare, immantinente mi appresto ad augurarle la più proficua delle buone giornate, e che Artù sempre possa brandire con fiera determinazione e giusto cipiglio, l'orgogliosa Excalibur in pronta difesa del leggendario Regno di Camelot!

      (Le ultime righe erano un riferimento al cartone "Alla Ricerca della Spada Magica" - Quest for Camelot-, bellissimo ;)
      Si il gufo de "la Spada nella Roccia" è buffo, e saggio nella sua gufosità!

      Buonagiornata a tutte, siore e siore!

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    14. H P L, sei di una simpatia unica!
      Ho riso un sacco a leggerti! :)))
      Sai che temo di non avere ancora visto " Alla ricerca della Spada Magica"? Incece non conto più le volte che ho visto " La Spada nella roccia"!
      È sempre un piacere leggerti! :)

      Ti auguro una splendida giornata!

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    15. Troppo buona, mai nessuna mi aveva rivolto tali complimenti, ringrazio con stima!

      La Spada nella Roccia piaceva molto anche a me, tranne proprio Artù, complice anche il doppiaggio che non mi aggradava granché (và che colto che sono... ;D ), invece mi faceva impazzire Merlino, credo che la scena più bella del cartone sia, unanimamente riconosciuta da tutti, quella del "trasferimento" di Merlino, con tutti i vari libri e oggetti che svolazzano per ogni dove! Anch'io l'avrò rivisto tante di quelle volte che ormai lo so quasi a memoria. Non lo guardo da un bel po', in effetti... è, del resto, quello che succede quando guardi innumerevoli volte la stessa cosa, dopo un po' la conosci così bene che non ti va più di guardarla (saranno sei o sette anni che non guardo "Sinbad", "A bug's life", "Il Re Leone 2" proprio per questo motivo...)

      Alla Ricerca della Spada magica merita, se deciderai di vederlo, so già che adorerai due personaggi in particolare... due personaggi "moolto uniti" ;)

      A risentirci, madame, e che sia per voi una giornata fortissimamente realizzante! (Ok, basta con le ruffianate alfieriane ahahah ;)

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    16. Ciao,mi hai incuriosita parecchio con le tue info sul film " Alla ricerca della spada magica", penso che lo cercherò. Voglio conoscere questi due personaggi di cui mi hai parlato, e capire perchè pensi che li adorerò. Vista la stima che ho nei tuoi confronti, sono certa che la tua intuizione sarà giusta! *_*
      Buon weekend!:)

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    17. Buon weekend anche a te -fammi sapere se ti piace il film- e a tutte voi,carissime!


      (Sì, confesso di aver scritto sto commento più per arrivare alla cifra tonda di 50 commenti che altro, ehmm ^^ , tuttavia Buona Giornata a tutte, siore e siore!! ;)

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    18. H P L
      Ho appena finito di leggerti e sto sghignazzando di cuore! :)))
      Anch'io ho pensato alla cifra tonda, è sicuramente un bel traguardo...ma sono una persona sincera, e per me è davvero un piacere leggerti, sia dal punto di vista culturale, che dalla simpatia naturale che possiedi!
      Ci sentiremo su altri post del blog!
      Buona domenica, mio simpatico amico!;)

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  7. Auguri HPL!!! Ti auguro tanti libri in regalo *___*

    - Francesca

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    1. Grazie mille Francesca!!! :)
      Tanti sì, abbastanza mai ;)

      - Disney D'Autore, Fabio Celoni (adoro il tratto di questo disegnatore Disney, è stupendo, e questo è un volume dedicato), da Disney Libri :)

      -Alfons Mucha, di Renate Ulmer (grandioso affresco, curato del lavoro e delle opere di uno degli Artisti più influenti per la mia sensibilità. Altro che dechirico di sta ceppa), da Taschen

      -Blankets, di Craig Thompson (già letto, ma ancira non lo avevo fisicamente. Meraviglioso, semplicemente. Fumetto ;), da Rizzoli Lizard (purtroppo...)

      - Sei tu mia madre?, di Alison Bechdel (fumetto-biografia, interessante), da Rizzoli (di nuovo...)

      - numero speciale di Metal Extra(N° 3) dedicato, indovina un po', a Lovecraft. Favoloso!!

      - Storia dei Freak, di Omar Løpez Mato (discreta incursione nel mondo dei "Freak", persone con diverse malformazioni fisiche, impiegati spesso nei circhi, come il celebre "Circo Barnum". Attentissima analisi storico sociologica di un fenomeno curioso che riguarda, alla fine, dei "mostri come noi". Consigliato:), da Odoya

      - Flashback, di Dan Simmons (tra i pochi veri eredi di P. Dick, pur proponendo un genere molto differente. Questo piacerebbe ad Alice sicuramente), da Fanucci Editore

      E per finire, 14, autoregalatomi ;) molto bello ma che oggi non ho ancora avuto modo di terminare.

      Ciao, e grazie degli auguri!!

      Buonaserata!

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    2. Storia dei Freak mi incuriosisce parecchio! Se sei interessato all'argomento, ti consiglio di vedere il film degli anni '30, anche se immagino che l'avrai già visto, dico bene? ;)

      Di Flashback al momento conosco solo la trama, ma credo che, appena ne avrò l'occasione, gli darò una possibilità... facendo parte di quelle persone che faticano a staccarsi dal passato, sembra davvero l'ideale :)

      - Francesca

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    3. Sì, ho recuperato il capolavoro di Tod Browning, scoperto proprio grazie a questo libro. Alcune storie raccontate nel volume sono a dir poco incredibili, e è interessante notare quanto spesso la Storia sarebbe andata diversamente senza alcune di queste figure.
      I Freaks mi hanno sempre incuriosito, fin da quando, bambino, mi sono recato dal medico per un controllo (sono nato con un orecchio "tappato", ripiegato e chiuso su sé stesso. Ho rischiato di avere un fratello siamese attaccato per la testa e il bacino *·*), nel reparto specializzato nel riparare gravi malformazioni, tipo labbro leporino etc., e, in attesa insieme a me e mia madre, c'erano appunto diversi bambine e bambini affetti da malformazioni molto gravi, alcuni con un occhio sopraelevato e la bocca completamente a sinistra, o con arti sottosviluppati, insieme alle loro mamme. Insomma, freaks, all'apparenza mostri. Ricordo distintamente che alcune mamme cercavano, vanamente, di nasconderli alla mia vista, che lì ero, tra i bambini, il più "normale". Anche mia madre cercava di distrarmi. Il fatto è, mi dissero qualche anno dopo, che spesso i bambini che vedono questi "freaks" si spaventano. Il medico e un po' tutti gli adulti, in quell'occasione, si stupirono (sempre stando a quanto mi hanno detto poi, ero troppo piccolo per accorgermene da solo) del fatto che non solo non mi spaventai, ma che a un certo punto provai, riuscendoci, a parlare con due di loro, che all'inizio erano spaventati, poi anche loro parlarono. Ancora oggi, dopo ormai quasi 16 anni, mi ricordo la faccia di una dei due (che non capì subito fosse femmina, tanto era "scomposto" il suo volto) che sorrise. Gli occhi erano l'unica cosa giustamente collocata, il naso non esisteva, e il labbro leporino era talmente pronunciato che sembrava avere il muso di un cane. Nonostante questo, mi sorrise, e io le chiesi il nome, che ancora ricordo perché non l'ho più sentito: Sonja (mi disse proprio: Sonia, con la j di jerry, come il gatto). Capì solo che era rumena, che le piaceva il the, i cartoni e i fumetti dei Peanuts, che io non conoscevo all'epoca e scoprì grazie a lei. Non ci siamo mai più visti, anche perché poi persi contatto con quell'ambiente, non avendo patologie gravi.
      Da allora i miei interessi si spostarono altrove, fino a quando, circa due anni fa, non tornarono proprio su questo tema del diverso, e, spesso, socialmente emarginato. Approfondì la questione e scoprì questo libro-compendio, che lessi dalla biblioteca e, grazie alla bibliografia, ora sto studiando testi un po' più specialistici, soprattutto riguardo le singole storie di alcuni dei più famosi tra questi "mostri", come Johnny Eckardt o Joseph Merrick (il ben noto Uomo Elefante), più che sulle varie patologie che danno origine a queste malformazioni.
      Attualmente, la figura su cui mi sto concentrando è Bill Durks, nato in Alabama, con una storia tragica a dir poco. Sonja soffriva di una patologia molto simile, e ad oggi non se ne conosce la causa esatta.

      Scusa la digressione, ho colto l'occasione per dire due parole in più sul libro, e quanto sia stato importante per me (raramente acquisto i libri che ho già letto dalla biblio, ma in alcuni casi è necessario, quando diventano così importanti per te da potersi considerare veri e propri "pezzi" della tua vita :) Le persone più ignoranti oggi, spesso, schifano queste persone - e, al 99%, sono le stesse che si disgustano anche solo a "parlare" di tematiche LGBT... - e mi è capitato una volta di conoscere un ""letterato"" che professava l'idea di rinchiuderli tutti in mega ghetti appositi, e poi criticava il (poco approfondito) razzismo di Lovecraft, che sulla questione aveva idee ben più progressiste e umane di quello che ci si immagina...

      Ok, spero di non averti messo troppo malumore, cara Francesca °¦°
      Comunque, per quel che riguarda Flashback, non faresti cosa sciocca
      Grazie, buonaserata a tutte!

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Tu.
Sì, proprio tu.
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