giovedì 18 ottobre 2018

Sospiri e novità: in cui si parla di successi personali e di una valanga incontenibile di libri

E' parecchio che non scrivo. Sul blog, in generale. Lo so e me ne dispiaccio. Diamine: mi fa star male da morire. Ma immagino che siano i periodi della vita: fino a pochi mesi prima credevi di aver ingranato la quarta con la scrittura, e poi all'improvviso ti ritrovi a fissare il muro, con gli occhi gonfi di lacrime e il pavimento invaso da fogli accartocciati, e la cosa peggiore è che non sai nemmeno spiegarti il perché. Come è successo? Che cosa ti ha trasformato da un giovane esordiente che batteva con gusto sulla tastiera a questa... cosa?
Sì, lo so: vi sto deprimendo. Abbiate pazienza, miei cari. La vostra vecchia, buona Alice è giù di morale, oggi. Lasciatemi sfogare giusto qualche riga, prima di rimettermi in carreggiata e raccontarvi le novità dell'ultimo periodo. Perché ce ne sono, di notizie, nonostante il tono lugubre con cui ho iniziato questo post. Per l'esattezza, ne ho una buona, una pisciosamente buona e altre che sono notizie e basta, ma che avranno comunque un ottimo sapore, da accompagnare al nostro profumato tè pomeridiano.

Ordunque, partiamo dalla notizia molto buona. Francesca vi aveva già anticipato qualcosa in questo post: pochi giorni fa è uscito il mio primo racconto edito, "Quelli nei muri". Lo trovate in "Strane creature - vol. 1", edito da Watson Edizioni, una raccolta di dieci racconti che esprimono il lato più oscuro, straniante e animalesco della natura umana... e non solo.
Ecco la copertina:


Non è bellissima? Io non so come faccia, Marzio Mereggia, a realizzare illustrazioni simili! Il massimo che riesco a fare io con una matita è pulirmici un orecchio. Per fortuna, con la scrittura pare che me la cavi un po' meglio, motivo per cui in alto a destra, in copertina, leggete anche il mio cognome. Sì, lo so che i vostri occhi sono ancora strabuzzati su quello di Joe Hill, il figlio di Stephen King, più sotto, ma siate buoni e datemi questa soddisfazione.
Per me è stata enorme, devo ammetterlo. Non solo perché finalmente il mio sogno di pubblicare qualcosa di mio si è avverato, ma soprattutto perché Watson e il curatore della raccolta, Lorenzo Crescentini, che non ringrazierò mai abbastanza, hanno creduto nel mio racconto e mi hanno dato l'opportunità di figurare tra alcune delle penne più straordinarie del panorama fantascientifico italiano e internazionale. Un'emozione mica da poco.
Peraltro, come vi dicevo, il libro è disponibile, perciò, se siete curiosi di scoprire chi sono quelli nei muri e perché un gruppo di persone sembra sia stata imprigionata proprio da loro, potete acquistare una copia di "Strane creature" qui. A breve, comunque, sarà disponibile anche su Ibs, Amazon, varie piattaforme online e in libreria. Restate sintonizzati.

Notizia numero due, quella buona e basta: sono incinta.
No, non è vero, vi prendevo per il deretano.
La notizia è, in realtà, mescolata alle tante altre notizie che fanno da sfondo, ma che rendono comunque vivido e importante il periodo che sto vivendo. Tipo: ho un sacco di carne al fuoco con il mio romanzo, e si vedrà come andrà a finire (bene, Signore, ti prego, falla finire bene); ho iniziato, insieme a Francesca, a tenere il corso avanzato di scrittura creativa; ho un sacco di libri nuovi che non vedo l'ora di leggere; e però è un po' che non riesco a leggere; ma comunque mi sto sbloccando sul fronte ansie & paturnie in merito all'editoria e alle fiere del libro, motivo per cui, oltre a Stranimondi 2018, di cui in realtà ho un sacchissimo da narrare, qualche settimana prima sono stata anche al Bookpride di Genova, dove ho avuto l'onore di conoscere di persona Martino, il direttore editoriale di CasaSirio, e Antonella, la direttrice di Liberaria, due professionisti davvero eccezionali. Fra l'altro, diversi dei libri che mi fissano dalla pila accanto al letto provengono dai loro stand, perciò mi sento un po' in colpa a non essere ancora riuscita a recensirli, ma non temete: mi rifarò presto.

Anzi, visto che su Stranimondi vorrei scrivere un post a parte, intanto vi faccio una carrellata di tutti i libri che ho comprato/trovato/adottato/accettato al Bookpride:

1) "Elementare, Cowboy" di Steve Hockensmith (CasaSirio)
2) "Grande madre acqua" di Živko Čingo (CasaSirio)
3)  "Mucho Mojo Club - Lavoro sporco" di autori vari (CasaSirio; ho scritto una recensione entusiasta di uno dei racconti qui)
4) "Ti scriverò prima del confine" di Diego Barbera (CasaSirio; questo l'ho iniziato e mi sta piacendo un mucchio)
5) "Come ti scopro l'America" di Emanuela Crosetti (Exòrma; non vedo l'ora di leggerti, ragazzaccio)
6) "Fiabe così belle che non immaginerete mai" di Ivano Porpora (Liberaria; uno stile di scrittura che ti tiene incollato alle pagine fin dalla prima riga)
7) "Comportati da uomo" di Giovanni Battista Menzani (Liberaria)
8) "L'odore della plastica bruciata" di Giovanni Battista Menzani (Liberaria)

Ne conoscete qualcuno? Da quale mi consigliate di partire?

In verità, mi vergogno un po' a rileggere la lista. A parte questi, ho una valanga di libri in arretrato,
ma, come vi dicevo all'inizio del post, è un periodaccio. Non riesco a scrivere, perciò spero, a breve, di riuscire perlomeno a rimettermi a leggere. Perché così non può andare, baby, come diceva la canzone. Non va, non va, mi serve una fiala di felicità. Se solo l'avessi, la berrei tutta d'un fiato, tipo Felix Felicis. Poi mi siederei comoda, con gli occhi chiusi, per meglio assaporare il calore e il formicolio che sentirei salire dalla punta delle dita. Su, su, fino allo stomaco, alla gola, alle guance - finché, dorata e frizzante, la felicità non mi traboccherebbe dagli occhi, rigandomi il viso di lacrime di gioia.


- Alice

venerdì 5 ottobre 2018

StraniMondi e "Strane Creature": anteprima e una grande novità!

Ho sempre detestato la fantascienza.
Sì, è inutile che fate quella faccia. L'ho sempre odiata, non posso farci niente. La fantascienza e i viaggi interstellari. La fantascienza e la robotica. La fantascienza... e gli alieni.


(ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI)


CAPITE IL MIO ODIO?


Tutto è nato quando avevo tre anni, forse quattro, il giorno in cui mio padre ha pensato di comprare un videoregistratore, qualcosa che i ragazzi nati nel nuovo millennio forse non hanno mai visto. Mi dispiace per voi, ragazzi. Era bello avere un videoregistratore. Io ne ho rotti almeno due, a suon di ficcarci le matite dentro, ma che ci posso fare? Volevo scoprire come funzionavano.
Ma non è per un videoregistratore che ho sempre odiato la fantascienza. No. È per quel "genio" di mio padre. Scusa, pa', lo sai che ti voglio bene, ma tra tutti i film che potevi scegliere dovevi per forza prendere ET l'extraterrestre? Voglio dire, c'erano Terminator, C'era una volta in America, Stand by me... Labyrinth! Ma no, tu hai dovuto prendere quello. Dio santo.

E comunque l'ha fatto. Si era giustificato dicendo che era un film adatto a me, che ero piccola, perché parlava di bambini. Tsk. Ancora mi ricordo ingenua e speranzosa mentre appoggiavo le mie sudicie manine sullo schermo del televisore, in attesa di vedere ET, il bambino (secondo la balla cosmica di mio padre) che si era smarrito sulla Terra e ora doveva far di tutto per tornare a casa.
Ma quando il film è partito, con un sospiro stupito dei miei, e i cani hanno iniziato ad abbaiare, ho capito che qualcosa non andava e il "bambino" si è rivelato per quello che era: un mostro.

Il mio mostro.

Immaginate ET al posto dello struzzo. La reazione è calzante.

Da allora è nata la mia negazione per la fantascienza.
Ogni volta che vedevo un trailer di qualche nuova uscita, non appena l'inquadratura si spostava sullo spazio o qualcuno parlava di viaggi nel tempo, io spegnevo la televisione o abbassavo il volume. Avevo paura che facessero vedere ET, capite? Una paura maniacale, tipo veri e propri attacchi di panico. Pensate che una volta avevo fatto una festicciola a casa. Avevo vent'anni e fra i miei ospiti c'era anche il mio ex fidanzato. Naturalmente volevo farmi vedere bella, precisa... perfetta. Una fantastica padrona di casa. E ci stavo anche riuscendo, finché non è successo... 

Alla TV, è iniziato il trailer di ET.

È partita una musica, quella musica, e mi sono voltata. ET era là e mi guardava sollevando quel suo dannatissimo dito luminoso. Sono certa che lo sapesse, che io ero là e lo stavo fissando. Lo sentiva. 
Tralasciando i dettagli sulla mia imminente reazione, vi dico solo che ho trascorso almeno una mezz'ora nascosta dietro l'armadio, a piangere mentre mi tappavo le orecchie perché temevo di sentire ancora quella musica. Pochi mesi dopo il fidanzato mi ha piantata.


Insomma, capite dove voglio arrivare? Non avrei mai pensato di poter cambiare idea. Un po' come con i fagioli. Merda, quanto odiavo i fagioli, da bambina. Invece eccomi qua. Non solo mangio i fagioli, non solo sto scrivendo una saga fantascientifica (e sono anche riuscita a farle vedere Rogue One, by Alice), ma domani andrò allo StraniMondi, a Milano. Per quelli di voi che non ne hanno sentito parlare (molto male), si tratta di una specie di fiera del libro. Dico "una specie" perché in realtà è molto di più: un evento librario spalmato su due giorni a cui parteciperanno editori, autori e (naturalmente) lettori. Ci saranno presentazioni, officine, laboratori, incontri, lezioni e la possibilità di prendere un caffè con autori di eccellenza, come Ian McDonald, Bruno Bozzetto e Licia Troisi. Sì, proprio lei. Licia Troisi. Ma la cosa ancora più fantastica è il tema della fiera. E voi riuscite a immaginare quale sia?
Esatto, fantascienza e fantastico. Qui il programma completo.

Ho aspettato questo evento per mesi, nella speranza di potermi addentrare tra gli stand dei vari editori e trovare qualcosa che facesse al caso mio. Non parlo di viaggi nello spazio (per quelli non sono ancora pronta), ma di distopie, ucronie... un sacco di ie. Poi, da semplice meta, questa fiera è diventata qualcos'altro. Poche settimane fa è successa una cosa. Non una cosa brutta, stranamente, ma una vera e propria notizia, un colpo al cuore.
Un racconto scritto da Alice, intitolato "Quelli nei muri", è stato scelto e inserito all'interno di "Strane creature - vol. 1", un'antologia di racconti fantascientifici/weird/fanta-horror curata da Lorenzo Crescentini e edita da Watson Edizioni, una delle più interessanti case indipendenti del panorama editoriale italiano. Nella raccolta, oltre al suo, potrete leggere le opere di alcuni autori molto talentuosi, come Giovanna Repetto, Davide Schito, Andrea Viscusi... e addirittura Joe Hill, il figlio di Stephen King.
Sì. Sto urlando internamente *_*

Ed ecco la copertina in anteprima:
TA DAAAN!!!
Non è splendida? Opera di Marzio Mereggia, autore anche delle illustrazioni dei singoli racconti. Purtroppo io non ho ancora avuto l'opportunità di leggerli tutti (ma domani sera potrò); in compenso, ho avuto l'occasione di leggere in anteprima quello della Ali. Ragazzi, non è perché è mia amica, ma è roba che spacca! Non vedo l'ora di potermi gustare anche gli altri, magari dopo aver fatto incetta di autografi, perciò, che ve lo dico a fare?


NON PERDETEVELO!


Se ne avrete l'occasione, vi invito a raggiungerci allo StraniMondi, a Milano, dove la Watson Edizioni presenterà le sue prossime uscite, tra cui "Strane Creature" (la presentazione si terrà sabato alle ore 11.00). Noi saremo lì entrambe le giornate, fra una conferenza e l'altra, ma se verrete a trovarci potremo prendere un caffè insieme, conoscerci e consigliarci libri a vicenda.

Fateci sapere cosa ne pensate e seguiteci sui social! Vi terremo costantemente aggiornati per tutta la durata della fiera ;-)

Un abbraccio, a domani!

- Francesca

PS: so di essere scomparsa per delle settimane, ma purtroppo è stato un periodo denso di impegni e imprevisti. Però non siate arrabbiati. Sappiate che mentre stavo cercando quell'immagine degli alieni mi è comparso ET e il suo ditone luminoso. Sono già stata punita a sufficienza.