Vi aggiorno con le ultime news, fresche fresche di Toscana:
1. Ebbene sì: anche a Pisa sono riuscita a uscire vincitrice (e alleggerita, ma non di molto, per fortuna, dato che su questo titolo c'era il 25% di sconto) dalla Feltrinelli *_*

2. La mostra su Lautrec: non potevo non parlarvene! La trovate a Palazzo Blu, in quel di Pisa, ancora per poco - fino al 14 febbraio, mi pare - e devo dire che, tutto sommato, se siete appassionati del genere vi consiglio di visitarla: l'esposizione è interessante, le audioguide abbastanza ben realizzate, ma ci sono anche dei lati negativi. La sequenza delle opere è male organizzata, ad esempio: non solo le segnaletica per comprendere la sequenza in cui vanno visitate le varie sale è insufficiente, ma in più di un'occasione vi ritroverete a vagare con la vostra fidata audioguida all'orecchio, alla ricerca del numero successivo applicato sotto l'opera corrispondente.
Un esempio?

Cioè, dai: bella la mostra quanto vuoi, è sempre emozionante vedere dal vivo delle opere originali di autori che hanno fatto la storia (Lautrec è stato il prima artista pubblicitario, ad esempio, e a lui si devono le prime litografie che pubblicizzavano locali o generi come i coriandoli di carta, appena inventati (prima si usavano quelli di gesso, che però erano pesanti e quindi pericolosi), o le sigarette; però, non si fa così. Per fortuna all'uscita c'erano i moduli da compilare con le opinioni sull'organizzazione della mostra e lì mi sono scatenata. In maniera sempre elegante, per carità, ma le mie idee le ho espresse chiaramente.

Anyway, una cosa che mi ha colpito molto è stata la frase all'inizio della mostra; prima di rivelarvela, devo premettervi che Lautrec era una specie di nanetto, alto appena 1.52 mt a causa di una grave malattia genetica. Ed è per questo che diventa emblematica la citazione di Lautrec stesso, davvero emozionante: "E pensare che, se avessi avuto le gambe un poco più lunghe, probabilmente non avrei mai disegnato".
Se potete, e se vi piace il genere, andateci :-) peccato solo che non ci sia la serie di pubblicità relative al famoso Le Chat Noir del collega disegnatore Steinlein, molto vicino a Lautrec, ma il Divano Giapponese vi ripagherà della delusione ;-)
Mi piace l'assenza di sviolinature.
RispondiEliminaIn quale parte del post, Terry? :-)
EliminaCiao Terry, è da un po' di tempo che volevo chiederti una cosa...
EliminaMi è sembrato di capire da alcuni tuoi commenti su questo blog, che tu scriva.
Ho letto sempre molto volentieri i tuoi post, mi sembri una persona matura, sensibile e intelligente, quindi mi interesserebbe sapere se mi sono sbagliata o se sei una scrittrice.
Se si, vorrei sapere se hai pubblicato qualcosa *-*