domenica 22 aprile 2018

Mi presento: due parole su chi è Francesca Bertuca


Coucou.

Mi chiamo Francesca e sono nata incompresa. Incompresa perché i medici erano convinti che fossi un maschio, ma sbagliavano. Oh, se sbagliavano! Incompresa perché cresciuta con la convinzione di vivere in un mondo adatto a tutti, dove i sogni si realizzano, e perciò derisa. Incompresa perché troppo sorridente. Incompresa perché troppo assillante, o troppo fredda. Perché troppo bambina in un mondo di donne e perché troppo maschiaccio in un mondo di bambole. Forse è anche per questo se oggi vi sto parlando. Non voglio prendervi in giro, o spacciarmi per qualcuno che non sono. Non è questa la sede adatta e non è ciò di cui ho bisogno. Quindi, lasciate che vi dica qualcosa di me.
Sono nata e cresciuta a La Spezia, ma, senza nulla togliere alla mia terra, non mi sono MAI sentita a casa. E questo è uno dei motivi che mi hanno spinta a diplomarmi come perito turistico nel lontano 2006. Volevo di più, volevo andare più in là. Mica di tanto, eh. Solo un po’. E così, fresca di diploma e abbattuta per una voce che continuava a ripetermi di volare basso, ho fatto le valige e me ne sono andata. Ma, si sa, la vita non è semplice, soprattutto quando hai vent’anni e credi di avere il mondo in mano. Così, con la schiena ingobbita e le ambizioni deluse, un bel giorno sono tornata a casa. Forse la voce aveva ragione, mi dicevo, forse dovrei volare basso e vivere una vita “normale”. Lavorare, costruirmi una famiglia e fare le valigie solo per le vacanze.



Ci ho provato, lo giuro. Io volevo DAVVERO smetterla di volere andare più in là, ma non ci sono riuscita e, Dio, quanto ho sofferto per questo. Sapete, credo sia stato questo l’inizio di tutto.
Avevo già 29 anni, e un bimbo di tre, quando ho iniziato a scrivere. Fino ad allora ho sempre pensato che l’unico modo per “andarsene” fosse quello di chiudere quella dannata valigia e salire su un treno, o un aereo, o una nave. Invece mi è bastato prendere una penna tra le mani e iniziare a scrivere. All’inizio è stato difficile, lo ammetto. Non sapevo da dove iniziare, ma sapevo di avere una storia da raccontare e oggi sono qua.

Sto tutt’ora lavorando a una saga fantascientifica di cui ho terminato il primo volume a gennaio. Si tratta di un’ucronia intitolata “I figli della cenere”, una storia ambientata in Europa, in un futuro devastato dalle conseguenze della crisi missilistica di Cuba del 1962, per cui il contingente americano e quello sovietico si sono scontrati, dando origine al terzo conflitto mondiale.
Chi di voi scrive potrà capirmi se vi dico che questa saga è per me come una figlia. Mi fa stare in ansia quando la sottopongo a un giudizio esterno, non mi fa dormire… mi fa pure arrabbiare! Ma la amo e sarei disposta a fare qualsiasi cosa affinché anche altri possano amarla allo stesso modo. Affinché, leggendola, possano sentirsi come su un vascello diretto in un mondo lontano. A proposito, colgo l’occasione per ringraziare Alice per avermi sostenuta in questo progetto e per aver sopportato tutti i miei crolli (sono stati moltissimi, credetemi).
Ma torniamo a noi!
Come vi diceva la mia fantastica socia, nonché preziosissima amica, a dicembre abbiamo tenuto un corso di scrittura creativa presso la Biblioteca comunale di Santo Stefano di Magra. È inutile dirvi quanto sia stato emozionante poterlo fare, poter comunicare con persone che parlavano la mia stessa lingua… non sentirsi incompresa, una buona volta.
Se sono qui, oggi, è proprio per questo: parlare con voi. Di libri, di scrittura, di esperienze letterarie. Siamo disposte a confrontarci con lettori accaniti e scrittori disperati, ma anche a recensire qualche vostro lavoro, se lo gradite.

Insomma, questo è il mio primo post e sono certa di essermi già dilungata troppo. Per ora vi saluto, ma restate sintonizzati. Presto torneremo con qualche succosa novità! *_*


- Francesca

2 commenti:

  1. Ciao Francesca!
    Interessante il tuo post di presentazione!
    Rimarrò sicuramente sintonizzata su questo blog.
    Sono stata una delle vostre alunne del "Corso di scrittura creativa", che mi ha permesso di crescere e migliorare sulla scrittura, oltre che divertirmi.
    Quindi,a presto ragazze! *_*

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    Risposte
    1. Grazie mille Ornella. Averti in prima fila al nostro corso è stato un piacere immenso e saperti qui, oggi, lo è ancora di più *___*

      A presto,
      Francesca <3

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