sabato 19 marzo 2016

Gocce d'inchiostro #14: la fiera più bella del mondo, omicidi e il ritorno del veliero bianco

Buondì!
Eccoci a una nuova puntata di "Gocce d'inchiostro", la mia rubrica dedicata agli scorci dei libri che leggo, che scorgo sullo scaffale e sfioro solo con la punta delle dita, o magari che decido di adottare sull'onda del sentimento. Con questi ultimi ho un rapporto materno, quasi morboso, e quando esco dalla libreria li stringo forte al petto, sentendoli caldi mentre tutto il resto è vento, mentre tutto il resto è gelo.


1. "Delitti esemplari" di Max Aub è uno di quei libricini che piacciono a me: sottili, così sottili che sembrano voler gridare al mondo di lasciarli in pace mentre loro s'impegnano a occupare il minor spazio possibile. Libri come me, come sono stata per lunghi anni scoloriti della mia vita. E anche come Max Aub, scrittore spagnolo morto nel '72 fra i meno conosciuti in Italia, ma che a me sta piacendo davvero molto. I suoi "delitti esemplari" sono quelli che si commettono quotidianamente, intenzionalmente o meno, descritti qui con picchi di colore e vene di genialità vivida e fantasiosa: poche righe sono sufficienti perché ogni assassino racconti il motivo per cui ha ucciso qualcun altro, le antipatie, le insofferenze verso gli incontri sgraditi di ogni giorno. E' come se la mente di tutti noi fosse tatuata sulla carta: l'odio per quel tizio con la pelle scura salito sull'autobus (non certo da parte mia, ma c'è anche chi ha voragini interiori e intellettuali così profonde da nutrire odio per gli altri solo in base al loro codice genetico), per la collega di lavoro antipatica, per quel dannato trivellatore che si è messo a lavorare alle sei del sabato mattina sotto la nostra finestra. Noi pensiamo di strangolare quella gente nella nostra mente, mentre nel libro gli omicidi sono fulminei, realizzati e pienamente soddisfacenti.

Vi faccio un esempio: "03) Era scemo. Gli spiegai e rispiegai tre volte la strada da fare, in modo chiarissimo. Era molto semplice, non aveva che da attraversare il Viale della Riforma all'altezza della quinta traversa. E tutte e tre le volte si confuse nel ripetere la spiegazione. Gli feci una piantina chiarissima. Restò là a guardarmi con aria interrogativa: E poi... Oddio, non ho capito. E si strinse nelle spalle. C'era da ammazzarlo. E lo feci. Se mi dispiace o no, è un'altra faccenda."
Io lo trovo geniale, tanto che penso che ora mi metterò alla ricerca dell'unico altro libro tradotto in italiano di Max Aub, "Jusep Torres Campalans", la biografia di un pittore. 

2. Un altro libro che ho adottato oggi è "Il mare in discesa" di Romano Battaglia. Curiosando online ho scoperto che la critica è divisa sulla trama, perciò non so ancora se la troverò brillante o di una noia mortale. Si vedrà. Per ora ve la ricopio qui: "La storia di Adelmo ha inizio sulla riva del mare dove l'intero paese attende suo ritorno a bordo del veliero bianco, che da tanto tempo vagava fra le onde. Attorniato dalla folla in festa, Adelmo racconta: la partenza a bordo del veliero per fuggire una realtà dolorosa, la lotta con il mare per la sopravvivenza, la ricerca dell'amore perduto in terre lontane... e alla fine la scoperta del proprio destino nell'Isola della luce.
Letto così, rischia di essere o un piccolo capolavoro sulla falsariga del "Manuale del guerriero della luce" o altri libri di Coelho, oppure un disastro letterario di banalità colossali. Se qualcuno lo ha già letto, si faccia avanti.

3. Ed ecco ciò che invece ho acquistato alla Fiera di San Giuseppe della mia città - La Spezia -, una feria che non manca mai di stupirmi e rendermi felice. Non perché la fiera cambi o s'ingrandisca man mano che passano gli anni; no, la vera forza della fiera sta proprio nel fatto che le emozioni e l'atmosfera di quando ero una ragazzina siano sempre le stesse: sempre la stessa astronave finta, mezza scassata, dove entrare per immaginare di trovarsi in una realtà virtuale mentre quella si scuote in ogni direzione come una dannata; gli stessi banchetti dei panini (unico ritocco, il prezzo, che ogni anno è un po' più alto); stesse salsicce, stessi crauti, stesse salse dai barattoloni giganti col rubinetto a spruzzo, stesse fatine di ceramica e bancarelle di cuoio serigrafato al momento e incensi e magliette di Bob Marley. La stessa vecchia, nuova fiera.

Ma, soprattutto, ciò che amo più di ogni altra cosa sono i banchetti dei libri a poco prezzo, che spesso non offrono molto, a parte libri per bambini e i classici in edizione economica, ma che qualche volta possono regalare emozioni. Quest'anno mi è andata bene, infatti ho trovato, in cima a una pila di libri per ragazzi, qualcosa che nemmeno sapevo esistere: "Le avventure del topino Despereaux", di cui avrei sempre voluto vedere il film senza mai riuscirlo a trovare in giro. Questa la trama: "Fin dal giorno in cui era venuto al mondo, Lester e Antoinette avevano capito subito che Despereaux, il loro figlio, era un topo diverso dagli altri: troppo piccolo per le sue enormi orecchie, troppo curioso per nascondersi, troppo coraggioso per scappare... Ora che è cresciuto, poi, le cose sono peggiorate: Despereaux rifiuta di comportarsi come gli altri topi e, invece di rosicchiare i libri, li legge e ne rimane affascinato. 
Ma Lester e Antoinette non sanno il peggio, e cioè che Despereaux ha infranto la regola più importante di tutte: ha parlato con un essere umano, una bella principessa, e se ne è perdutamente innamorato. La punizione prevista per questo genere di violazione è l'esilio nelle oscure segrete del castello, da cui nessuno ha mai fatto ritorno. 
E una volta che si ritrova laggiù, Despereaux comincia a dubitare che ogni storia abbia il suo lieto fine..."
Posso dirvi che già leggere le prime pagine è stato bellissimo, i personaggi sono interessanti (beh, voi direte, sono topi; vero, ma topi INTERESSANTI) e ben delineati, specialmente la madre del prode topino, la cui parola preferita è "disappunto", motivo per cui la ripete continuamente.
Sono veramente contenta di questo bottino e non vedo l'ora di scrivere la recensione di queste tre meraviglie :)

2 commenti:

  1. E' bellissimo scoprire nuovi angoli come questo, dovei libri la fanno da padrone.
    Book blogger anch'io, ti invito da me per un semplice giochino che ti da la possibilità di vincere fino a tre cartacei :-)
    http://ilcuoreinunlibro.blogspot.it/2016/03/vecchio-amico-3-libri-senza-tempo_4.html

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    1. Grazie Cuore Zingaro, una bellissima idea quella sul tuo blog! Questa sera non riesco a partecipare, ma domani pomeriggio assolutamente sì <3 intanto mi sono già unita al blog!

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Tu.
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