martedì 22 dicembre 2015

Altro giveaway, altro vincitore, ovvero: storia della fortuna e di come questa s'insinuò in casa mia

Esiste un detto a casa mia: mai 'na gioia.
Non che veramente non si verifichi mai un evento positivo di cui godere ed essere felici, ma diciamo che questi eventi sono più leggende - ma che dico, miti! - di cui si vocifera negli angoli bui fra il ripostiglio e il garage, con le lampadine nude impiccate al soffitto che dondolano proiettando i loro piccoli cadaveri allungati sul pavimento.
Oh deh, questa mi è uscita bene. *segna*
A causa di ciò, un evento fortunato viene festeggiato da me e i miei amici più o meno come la venuta delle piogge nel deserto di Atacama. Di cui vi allego una diapositiva:


Bene.
Una volta chiarito questo concetto, vi parrà quanto mai curioso il messaggio che ho ricevuto l'altro giorno da Diletta, proprietaria del blog Paper Moon, dove si chiacchiera di acquisti e consigli librosi in un tono autoironico davvero intrigante. E dove, spesso, si chiacchiera di libri che non conosco, cosa ancora più intrigante.
Ecco il testo del messaggio:

"Ciao Alice complimenti, hai vinto il giveaway! :3
Che libro ti piacerebbe ricevere tra quelli proposti?
Miao, 
Diletta"

Io? Ma chi? Ma dove? Ma soprattutto perché?
Non ci credevo, anche perché non partecipo quasi mai ai giveaway; questo era il primo al quale avevo deciso di partecipare dopo ventordici anni di vacche magre e ben poco giveawayose. Passata l'incredulità iniziale, è scoppiata la gioia: non solo perché avevo vinto, ma soprattutto per cosa avevo vinto: un libro (strano, nevvero?) a mia scelta fra i seguenti titoli:

"Annientamento" - Jeff Vandermeer
"Autorità" - Jeff Vandermeer
"Accettazione" - Jeff Vandermeer (trattasi della "Trilogia dell'area X")
"Ogni cosa è illuminata" - Jonathan Safran Foer
"Da altrove e altri racconti" - Erik Kriek
"Sex Criminals" - Matt Fraction & Chip Zdarsky

Dopo aver sbirciato qualche recensione e aver letto le trame dei libri proposti, ho senz'altro optato per il primo: "Annientamento" di Vandermeer. Diletta ne aveva già parlato molto bene qui, facendomene incuriosire, ma è stata la trama a calamitarmi verso di lui: "Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. Jeff VanderMeer ha costruito un mondo in cui l'avventura, il fantastico, l'ignoto sono le coordinate per indagare il più alieno dei pianeti: la psiche umana."

E ciao, proprio. Questo è esattamente il genere di libro che adoro: fantascienza, mistero, thriller... mi fa dire: WOW!
E lo ha fatto dire anche a Stephen King, il mio mentore, il quale ha definito questo libro "inquietante ed affascinante". Dio. Devo leggerlo. So già che vorrò al più presto anche i seguiti, ma intanto parto col primo e vediamo dove vado a finire. Fra l'altro, anche la copertina mi fa impazzire.

L'unica perplessità che nutro è che il libro ricordi troppo "Sfera" di Michael Crichton, uno dei miei libri preferiti. Insomma, c'è sempre una spedizione, un gruppo di professionisti che non sanno molto bene a cosa stanno andando incontro e un mistero che sembra alieno ma che forse è solo frutto della psiche umana e delle sue inquietanti profondità. Ma magari è alieno, s'intenda. E non vorrei che "Annientamento" possa assomigliare troppo a tutto questo, ma del resto è impossibile scrivere qualcosa che non richiami più o meno esplicitamente qualcos'altro. Ho letto da qualche parte che esistono solo quattro o cinque storie veramente buone che vengono usate dall'alba dei tempi in più salse: lei che vuole lui (o viceversa) ma qualcosa glielo impedisce, lui o lei che scappa da una situazione ma deve fare i conti con se stesso, lui o lei che parte per un viaggio inaspettato, un gruppo di persone deve sopravvivere in un ambiente inospitale eccetera. Se ci pensate bene, tutti i libri del mondo sono riconducibili a queste tre tracce e a un paio di altre, per quanto ci si possa ricamare sopra.
Prendete due storie che parrebbero molto lontane, ad esempio: "Dieci piccoli indiani" della Christie e questo "Annientamento" di Vandermeer. Certo, i contesti sono estremamente diversi, ma se eliminate i fronzoli e il contesto, così come l'ambientazione, il succo è che ci sono alcune persone costrette a permanere in un ambiente ostile che devono fare i conti con se stesse, i loro compagni e una minaccia. Così come "Battle Royale" di Takami, "Il signore delle mosche" di Golding, "Sfera" del già citato Crichton e perfino "La strada" di McCarthy e "Furore" di Steinbeck, per citarne solo alcuni.
Ed è così con tutte le storie, se le scarnificate all'osso, credetemi.

Cionondimeno esistono cose come il contesto, l'ambientazione, lo stile di scrittura, la caratterizzazione dei personaggi, la presenza del narratore e della sua personalità, oltre che del contesto storico-socio-culturale in cui vive: tutto ciò contribuisce a speziare la trama e a renderla appetitosa per pubblici molto diversi.
Perciò, ben venga "Annientamento" e ben vengano le vincite ai giveaway, se portano a interessanti disquisizioni. Interessanti per me, almeno. Spero, presto, di potervi dire di più su questo libro e su cosa ne penso. Per ora ho solo letto l'estratto gratuito su Amazon e mi è piaciuto assai.

Ora vado, ché il mio manoscritto mi chiama: nell'ultima settimana non sono riuscita a dedicargli neanche un minuto di tempo. Più tardi andrò in biblioteca per il terzo incontro del Club del libro, dove parleremo tutte insieme de "Il ritorno del soldato" di Rebecca West, di cui abbiamo chiacchierato sul blog qui e qui. Inutile dire che non vedo l'ora, vi farò sapere come andrà e quale libro sceglieremo per la prossima volta!


5 commenti:

  1. Il tuo post mi ha divertita :) inoltre il libro di Jeff Vandermeer "Annientamento" mi intriga parecchio e non vedo l'ora di saperne di più..
    Queste quattro donne, ognuna con il proprio bagaglio di intelligenza e capacità nel settore, in un contesto accattivante come l'area X mi portano a pensare a un romanzo pieno di mistero.
    Uno di quei libri che divori in poche ore. Sei stata fortunata a vincere un libro con queste caratteristiche!
    Aspetto con interesse la tua recensione.

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    1. Anch'io non vedo l'ora di leggerlo! Ricordo che Sfera è stato uno dei pochi libri che non riuscivo proprio a smettere di leggere nemmeno di giorno! Un altro fu Battle Royale. E Carrie, naturalmente. E la saga de La torre nera, sempre di King. Direi nient'altro :-)

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  2. Complimenti! ;)

    Dell'Area X io aspetto il cofanetto con la trilogia completa :D

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    1. Grazie! Wow, quando uscirà il cofanetto?
      Anch'io sono in attesa che una trilogia venga completata comunque, trattas di quella della Pianura di Haruf, il terzo volume uscirà a marzo, per ora sono usciti Benedizione e Il canto della pianura *-*

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    2. Non ne ho idea ma mi aspetto che lo facciano prima o poi xD

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Tu.
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