domenica 1 novembre 2015

Follie e acquisti librosi al Lucca Comics & Games 2015!

Ordunque!
Buongiorno, miei preziosi, adorati lettori (come ingraziarsi la gente su internet: capitolo 1 del volume per principianti maldestri)! Come state? La famiglia? Il gatto?
Bando alle ciance, parliamo dell'unico, vero motivo di gaudio degli ultimi anni mesi giorni: IL LUCCA COMICS & GAMES! YAAAAAAAAH!

Ehm. Mi ricompongo.
Naturalmente è un appuntamento per me imprescindibile, intorno al quale costruisco tutto il mio anno (sì, se mai accadrà che io mi sposi - probabilmente con Aidan, il mio gatto, che vedo lì lì per dichiararsi nelle ultime settimane - pianificherò accuratamente le nozze e il viaggio affinché non cadano nemmeno lontanamente nel periodo magico del Lucca Comics). Fumetti, gadget, videogiochi, DVD, pupazzi, action figures, giochi di ruolo, combattimenti, padiglioni tematici, cosplayers, artigiani dell'homemade... al Lucca Comics si può trovare tutto ciò che concerne questi argomenti, compreso anche un gustosissimo padiglione (il Mangiappone) dove poter mangiare piatti tipici giapponesi, come le eccezionali polpette di polpo, altresì dette "takoyaki".
Ah, il Lucca Comics! Croce e delizia del mio portafoglio!
In genere dura 4 giorni, infatti anche quest'anno è andata così, e altrettanto in genere io vado un paio di giorni insieme alla mia migliore amica: il primo, possibilmente il giorno d'apertura, per comprare come se non ci fosse un domani e visitare i padiglioni più grandi e distanti dal centro (ad esempio la Japan Town, lontana un venti minuti se non di più a piedi dal padiglione Games, che è il primo che incontrate fuori dalle mura); il secondo, in genere venerdì o sabato, per visitare davvero Lucca, godersi l'imprevisto, perfino la coda che si può trovare a qualche stand (l'anno scorso era invivibile, quest'anno l'organizzazione l'ho trovata ottima, unica pecca un po' di attesa con polizia annessa in stazione per tornare a casa, ma alla fine della fiera con un po' di astuzia e pazienza sono arrivata a casa solo con una decina di minuti di ritardo), incontrare gli autori di libri e fumetti, chiedere autografi e fotografare i cosplayer, ossia quelle sante persone che decidono di travestirsi da un personaggio del mondo dei videogiochi, dei libri, dei film, dei telefilm e via discorrendo. Passeggiare per Lucca, specialmente sopra le mura, diventa così una sorpresa a ogni angolo, un continuo fotografare e fotografarsi insieme ai propri personaggi preferiti, in un mondo fantastico e perfetto che torna solo una volta all'anno *lacrimuccia*.

                


Ma questo è un blog di scrittura e lettura, nevvero?
Quindi, tralasciamo per un attimo i gadget e i sentimentalismi per concentrarci sugli acquisti librosi che ho fatto; trattasi di tre libri a fumetti (attenzione: non manga, non sono "fumettati alla giapponese" bensì illustrati e/o inchiostrati con stile e metodo di lettura all'occidentale).

Parto dal primo che ho acquistato, nonché ultimo sulla destra nella foto: "Il porto proibito", Bao, di Teresa Radice e Stefano Turconi, coppia di sposini dal talento e dalla simpatia travolgenti che ho avuto il piacere di incontrare e conoscere durante la sessione autografi/sketch per i fan/stalkeraggio violento.
Il libro in questione mi è stato suggerito con possanza, come direbbe una mia cara amica, da Maura, la mia best friend nonché grande lettrice, dopo che mi sono appassionata a un'altra opera del duo Turconi-Radice, ossia "Pippo reporter".

Sorridete?
E fate male.

Punto primo, perché gli adulti che non leggono Topolino sono perdonabili, ma quelli che ritengono che leggerlo sia una stupidaggine no; punto secondo, perché Pippo reporter non è "il classico Topolino", che alcuni ritengono per bambini (non sono d'accordo: lì io ritrovo a fine giornata un mondo incontaminato e fantasioso dove le macchine del tempo esistono, i paperi vivono straordinarie avventure e anche il peggior criminale non andrà mai oltre un pugno ben assestato al suo acerrimo nemico).
Pippo reporter è una raccolta di episodi vissuti in prima persona dal mitico Pippo, dinoccolato e ingenuo reporter per un giornale senza scrupoli, ambientato nell'America degli anni '30. Non solo il sapore di queste storie è profondo, intenso e "da adulti", ma il lavoro di ricerca che c'è alle spalle le rende piccole perle ricche di poesie e citazioni da opere teatrali, pur mantenendo la loro identità di inno alla semplicità di un animo nobile e puro come quello di Pippo, per il quale tutto è magia e motivo di sdrammatizzazione.
Ma, tornando a noi: "Il porto proibito" parla di "Abel, giovane naufrago senza memoria restituito dal mare perché sveli un mistero che il mare ha inghiottito". Beh, bello, intrigante, per non parlare dei disegni, di qualità sopraffina. Interessante la scelta di mantenerli in bianco e nero. Ve ne lascio qualche striscia e mi riserverò di commentare l'opera, invero molto ricca di personaggi indimenticabili, quando avrò finito di leggerla:

                       

   

     

Ed ecco il favoloso sketch personalizzato con gli autografi dei due autori *___* stavo per svenire, anche perché in questi casi le due opzioni sono: A) il mutismo totale e B) il fare commenti diarroici del tutto inopportuni.
Ho optato per un sobrio mutismo ascrivibile all'emozione, ma un paio di frasucce sono riuscita a spiccicarle XD



Il mio secondo acquisto è stato il lugubre e inquietante "Pandemonium", Mondadori, di Stefano Raffaele, che a essere sincera non avevo ancora conosciuto. Vi lascio un po' di foto, così da mostrarvi sia la tematica trattata dal libro (qui siamo più nel territorio del fumetto a strisce in stile americano), sia il fantastico disegno che anche Raffaele ha realizzato per me nel giro di pochi minuti: una bravura indescrivibile, era un incanto starlo a guardare! Bellissima anche la sua scelta di disegnare con la penna bianca su una delle pagine nere all'inizio del libro, molto d'effetto *_*
Tra l'altro, questo stile di disegno è molto più realistico rispetto a quello de "Il porto proibito", che bene o male, pur realistico, rimane fumettato; adoro entrambi, ma devo ammettere di avere un debole per il disegno realistico, come se fosse un film da guardare invece che un libro da sfogliare.
                          


L'ultimo acquisto (e ne avrei comprati molti di più di questi libri, ma ahimé, i risparmi son quelli che sono) è stato "Echi invisibili", Tunué, della bravissima Grazia La padula e l'immenso Tony Sandoval, già autore di decine di libri a fumetti conosciuti a livello mondiale. Era uno spettacolo vederlo disegnare, non solo per la leggerezza con cui teneva la matita (io, per quanto bravina nel disegno e nel colorare, in genere sembro più un'ammazzavampiri che abbia scambiato la matita per un paletto di frassino) ma soprattutto perché sorrideva con una dolcezza inaudita mentre disegnava, così, con semplicità, leggerezza e trasporto allo stesso tempo; addirittura chiacchierava con qualche fan senza nemmeno guardare quello che stava facendo, eppure le opere nascevano dalla punta della sua matita come fiori sbocciati in un campo, così, per magia.
Incantevole. 
Non da meno la fantastica Grazia La padula, che in pochi minuti mi ha non solo disegnato, ma anche inchiostrato con un pennellino, qualche acquarello e un po' d'acqua un disegno per il quale io impiegherei trentordici milioni di anni solo per tratteggiarlo ed essere soddisfatta del risultato. Giudicate voi:




Detto questo, vi lascio un po' di fotine non solo sulla trama ma anche sui disegni di questi autori, uno stile inusuale, una via di mezzo fra realismo e fumetto che mi ha a dir poco stregata:





Ed ecco finita la carrellata Lucca Comics di quest'anno :D e voi? Cos'avete comprato? Fatemi sapere, sono curiosissima!

4 commenti:

  1. Carissima,
    grazie di aver scelto d'imbarcarti!
    Quando approdi, facci sapere com'è andata, ci contiamo! Buona avventura!

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    1. Ooooh cielo, che emozione leggere un vostro commento *---* grazie di cuore, mi avete resa felicissima e non mancherò di farvi sapere le mie opinioni quando avrò finito di leggere l'opera! A presto, ragazzi *occhi a cuore*

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  2. Anch'io adoro andare al Lucca Comics ma, visto che quest'anno non ci sono riuscita, è stato bello leggerti e fantasticare...
    Gli acquisti librosi che hai fatto mi sembrano interessanti !
    Mi hanno conquistata per i disegni fantastici che hanno e le copertine accattivanti. Per i contenuti commenterò in seguito...se mi presterai i libri. :D

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    1. Te li presto, te li presto! :D
      Non vedo l'ora anch'io di leggerli, non penso però che Pandemonium farà per te perché è ambientato in un manicomio *_* figata!

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Tu.
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