Succede spesso, durante uno dei miei viaggi (non che ne faccia molti, ma qualche weekend in solitaria ogni tanto me lo concedo; a proposito, uiiiiii!, fra il 10 e il 12 sarò a Torino per il Salone del Libro, ma ve ne parlerò in un altro post), che io mi perda tra i vicoli di questa o quella città. Non in cerca di qualcosa in particolare, bensì, in genere, per perdermi. Lasciarmi trasportare tra le antiche vie dimenticate fino a sentire il mio cuore battere allo stesso ritmo di quello della città.
E' così che mi capita di scoprire piccole forme d'arte, nascoste tanto ai turisti quanto agli autoctoni, ormai troppo abituati al viavai quotidiano per ricordare l'esistenza di questi ritagli segreti di arte: un piccolo murale, una frase scritta su una panchina, o perché no, un libro abbandonato da qualcuno su un muretto, perché qualcun altro lo trovasse e riscoprisse il piacere della lettura.
Oggi mi sentivo così, in vena di scovare forme d'arte nascoste; perciò, anche se al momento sono confinata in casa, ho preso sottobraccio la mia valigia immaginaria e ho deciso di mettermi in viaggio con voi, per meravigliarci tutti insieme davanti alle installazioni librarie sparse per il mondo.


Molto particolare anche l'iniziativa Neverending ends: 100 last pages, un'opera d'arte firmata dall'italianissimo Andrea Mastrovito e installata nel Villaggio degli Sposi di Bergamo. Trattasi di lastre di cemento su cui sono state incise le pagine letterarie preferite degli abitanti, in una sorta di biblioteca a cielo aperto pensata per gli amanti e per chi ancora si deve innamorare, perché possano passeggiare e trovarsi anche grazie a queste meravigliose citazioni:
Appena un po' più lontano, a Lanusei (Sardegna), si trova un murale dipinto dall'artista italiano Mauro Angiargiu. Molte delle sue opere, realizzate con le tecniche più disparate, si trovano in tutta l'isola.
Bene, e ora siete pronti ad abbandonare l'Italia con me? Vi prometto che sarà un viaggio favoloso. La prossima tappa non è neanche troppo lontana: si tratta, infatti, di una stupefacente installazione libraria nel paesino svizzero di Romainmtier, al confine con la Francia. Qui ogni anno si svolge un'affascinante fiera del libro usato ed è proprio grazie a questa ricorrenza se l'artista Jan Reymond ha iniziato, nel 2005, a costruire queste installazioni per tutto il paese: utilizzando libri usati rimasti invenduti e materiali rovinati, ha creato un piccolo mondo fatto di magia, stupore e meraviglia, che ha il potere di far immergere chiunque nell'universo dei libri.
Tornando ai murales, spostiamoci in Francia per ammirare quelli che potete trovare a Parigi e alla Bibliothèque de la Cité a Lione:
Viaggiamo verso nord e L'Aia, nell'Olanda meridionale, per trovare un'altra forma d'arte a tema libresco. Si tratta della facciata e dei giardini del Meermanno Museum - House of the books, famoso proprio per le sue incredibili installazioni a opera dell'artista spagnola Alicia Martin. Una vera e propria cascata di libri:



Restando sulla costa est, spostiamoci a New York per apprezzare questa gigantesca scultura che invita alla lettura: si tratta della celebre scritta "READ", ossia "leggi/leggete", inteso all'imperativo, posta all'entrata della biblioteca pubblica della città. La scritta, alta dieci volte un essere umano, è stata realizzata mettendo insieme oltre 25.000 libri del Dr. Seuss.
Da tutt'altra parte, a San Francisco, c'è una delle mie creazioni artistiche preferite: si tratta di "Flying books", un'opera composta da due espressioni artistiche. La prima è un murale dal sapore jazz creato da Bill Weber; l'altra, un'installazione di Brian Goggin e Dorka Keehn dal titolo "Language of the birds". E non è finita qui. La magia di quest'opera sta nel fatto che i libri sospesi - ventitré, per l'esattezza - sono tutti costruiti a led a energia solare e muniti di una cordicella per accenderli, perciò questo è il panorama notturno che ne consegue:
L'installazione si trova sopra la libreria City Lights (l'avranno fatto apposta? Io lo avrei fatto apposta). Per rappresentare al meglio la cultura della Chinatown di San Francisco e North Beach, in cui l'installazione trova le sue fondamenta, i due artisti hanno addirittura inciso, nella pavimentazione della piazza sottostante, parecchie parole tratte da libri in inglese, cinese e italiano. Dalla cultura Beat, alla poesia rinascimentale della città, a scrittori cinesi locali, queste citazioni rappresentano almeno cento autori, compresi Armistead Maupin, William T. Vollmann e Jade Snow Wong.
Anche in America, così come in Europa, esistono svariate città che ospitano espressioni artistiche come queste, e lo stesso accade in America del Sud. Incredibili le opere a Cleveland, Buenos Aires, Colonia del Sacramento; ma c'è un'ultima opera che mi ha colpita più di ogni altra, e per mostrarvela devo farvi viaggiare all'indietro: non solo nello spazio, quindi, ma anche nel tempo.

Una magia durata una notte, ma per la cui creazione sono serviti dodici giorni e il lavoro instancabile di 50 volontari, che hanno accatastato, onda su onda, oltre 50.000 volumi. Durante la fatidica notte, ecco la magia:
I passanti potevano fermarsi, sedersi, raccogliere un libro, leggerne qualche pagina, respirare l'aria fragrante e pulita della notte al nostalgico lume di candela dei minuscoli led. Era possibile anche prendere a prestito i libri, ma il vero incantesimo si è verificato quando una folata di vento ha fatto alzare le pagine in volo, in uno spettacolo che solo i fortunati spettatori hanno potuto immortalare. Dieci ore più tardi, la marea si era già ritirata e i libri erano spariti, ma di sicuro, da quel momento, la città avrebbe sempre ricordato questo: che quella strada, per quanto percorsa nuovamente dalle auto, per una notte era stata popolata dai libri e dalla cultura, e che ciò sarebbe potuto accadere di nuovo, in qualunque momento.
Bene, dopo questo viaggio intorno al mondo devo dire che mi sento più felice, un po' più vecchia e, soprattutto, più ricca nell'anima. Ripongo le mie valigie e, intanto, ripenso alle meraviglie viste oggi, a quanto avrei voluto contemplarle di persona e a quanto mi abbia fatto piacere condividere i miei vagabondaggi virtuali con voi.
E voi? Qual è la vostra installazione libresca preferita? Ne conoscete altre? Ce ne sono nelle vostre città? Raccontatemelo nei commenti.
- Alice
*Disclaimer: nessuna delle fotografie presenti nell'articolo è stata scattata da me.Tutti i copyright restano interamente nelle mani dei legittimi proprietari.*
Alice, il tuo post odierno mi ha lasciata letteralmente a bocca aperta! Era interessante, divertente, ricco di immagini : unico!
RispondiEliminaAll'inizio del tuo viaggio virtuale, sono rimasta molto colpita da "Acqua Alta" a Venezia,e ho desiderato subito di trovarmi in quel luogo!
Ho visto i Murales di Parigi e Lione, e sono rimasta senza parole! E che dire delle cascate di libri? Originalissime!
Favolosa la facciata del parcheggio, pitturata come uno scaffale porta libri a Kansas City!
E i libri sospesi che si accendono di sera? Mai visto niente di simile!
Ma l'ultima tappa del viaggio mi ha lasciata senza fiato : la marea di libri sull'asfalto, con i led incorporati!
Per tutte queste meraviglie che ci hai regalato in questo viaggio fantastico, ti voglio ringraziare con tutto il cuore.
Oggi mi sento più ricca.*_*
Grazie a te per il commento, mi fa davvero piacere che il post ti abbia fatto viaggiare almeno un po' 💖 e chissà quante altre magnifiche installazioni libresche esistono sparse per il mondo!
Elimina- Alice
Ancora una volta non è andato "in onda" il mio messaggio !!
RispondiEliminaUna "semplice" affermazione di amore per Alice con grande meraviglia per "l'ennesima" pubblicazione molto bella e impegnativa.
Un abbraccio grande.
Grazie mille, sono felice che l'articolo ti sia piaciuto! A me ha fatto sognare soprattutto Acqua alta 😍 e dire che non bisogna andare neanche dall'altra parte del mondo per visitarla!
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