sabato 23 giugno 2018

Per il ciclo recensioni librose: Bucaneve nel Regno Sotterraneo di Paolo Fumagalli



Titolo: Bucaneve nel Regno Sotterraneo
Autore: Paolo Fumagalli
Genere: Fiaba dark fantasy
Editore: Dark Zone
Età di lettura consigliata: da 10 anni

Fra me e questo libro sussiste una storia d'amore a distanza che va avanti da quando, un paio di mesi fa, lo avevo adocchiato al Salone del Libro di Torino. Avrei già voluto comprarlo allora, ma un paio di dettagli me lo hanno impedito. Il primo: ero tragicamente in ritardo e rischiavo di perdere il treno. Motivo numero due: ero anche tragicamente povera.
Così, "Bucaneve nel Regno Sotterraneo" è dovuto rimanere sulla bancarella, scintillante e fresco di stampa, a gridarmi che mi amava, che mi avrebbe sempre amato, fino a quando, l'altro giorno, fra un principe nigeriano che mi prometteva ricchezze e pietre preziose se gli avessi inviato un milione di euro e un buono sconto di Sephora, ho trovato una mail in cui Paolo Fumagalli in persona mi chiedeva se avessi voluto leggere il suo romanzo e, nel caso lo avessi ritenuto buono, recensirlo. Vi risparmio le scene in cui ho iniziato a saltare per casa dalla gioia, anche perché non sono durate a lungo. Nel giro di mezz'ora ero già rapita dalla lettura, dimentica del mondo reale e immersa in quello surreale, weird e fantastico di Bucaneve...

«Cosa sai dirmi su quello che è sepolto qui?»
«Ce n’è più di uno, tanto per cominciare. È una tomba di famiglia e al momento due generazioni si trovano nella fossa. Riposano in un letto di marmo e legno. La cosa buffa è che, quando erano in vita, queste persone non andavano affatto d’accordo ed erano felici di stare l’una lontana dall’altra. Ora invece le usanze funebri e il prestigio del loro nome le fanno rimanere tutte vicine. Suppongo che in tutto questo potrebbe esserci una lezione, o almeno un commento ironico sul modo in cui vanno le cose.»
«Quale lezione?»
«A volte la morte riunisce ciò che la vita tende a separare.»
«E i defunti di quella famiglia sono contenti di essere qui?»
«Non direi, ricorda che sono morti.»
«Sì, hai ragione, ma intendevo dire: l’idea di venire sepolti tutti insieme non li infastidisce?»
«Io spesso tendo l’orecchio, ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi», disse il teschio sghignazzando, facendo battere i denti in un modo piuttosto sinistro.

La sinossi è presto detta: Bucaneve, colpita da una misteriosa malattia che nessuno sa spiegare, è una bambina che ama le storie raccontate dalla madre e i sogni a occhi aperti. Una sera, rimasta sola nella sua stanza a contemplare il meraviglioso panorama notturno fuori dalla finestra, un'ombra dalle forme umane cala su di lei, piombandola in uno stato d'incoscienza. Quando la bimba si risveglia, si trova in una bara sottoterra, dalla quale cerca disperatamente di uscire, scavando cunicoli nella terra che la porteranno prima a incontrare un pipistrello parlante, poi altri strani personaggi, in un’avventura fantastica e cupa che la porterà a vagabondare per il Regno Sotterraneo, un mondo notturno e misterioso, abitato da bizzarre creature legate alle tenebre e all’occulto. Perché è finita lì? Riuscirà mai a tornare a casa? E dov'è "casa", dove sono i suoi genitori? Perché si trovava in una bara? È l’inizio di una serie di incontri con gatti e corvi parlanti, streghe che vivono nella foresta, solitari becchini, cavalieri senza testa, scheletri e altri personaggi tanto sinistri quanto buffi e stravaganti. Conoscendo meglio le atmosfere oscure e divertenti del Regno Sotterraneo, Bucaneve scoprirà che anche la Morte in persona può sognare e cercherà un modo per tornare alla realtà.

Una fiaba dark fantasy, quindi, dichiaratamente ispirata ad "Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll, libri che l'Autore ha conosciuto a vent'anni e che, da allora, non hanno mai smesso di affascinarlo. E per fortuna, perché ciò che Fumagalli è riuscito a ricreare non è solo l'atmosfera surreale di Carroll, né lo stampo marcatamente nonsense dei dialoghi; il mondo di Bucaneve è quello di Alice e non lo è, gli somiglia eppure ne è il negativo. I personaggi sono sì stravaganti e simpatici, talvolta ovvi omaggi a quelli originali, ma hanno anche un'anima indipendente dark, cupa, e sono attraversati da una consapevolezza profonda che rappresenta la maggiore chiave di lettura del romanzo. Simili alle Regine, alle carte, allo Stregatto e a tutti gli altri personaggi del romanzo originale, eppure opposti, come il Joker di Heath Ledger lo è rispetto al Joker di Jack Nicholson.

Da tutto ciò scaturisce una storia leggera ma anche intensa, nostalgica, vibrante, di quelle che non riesci a smettere di leggere fino a quando non vedi la parola fine. Si parte da un inizio classico, comodo come un vecchio paio di pantofole, con una bimba malata e allettata che supplica la madre di leggere ancora un po', e si prosegue attraverso incontri strampalati e strani personaggi, ciascuno dei quali serba un dettaglio necessario a Bucaneve per ricostruire il puzzle della realtà. Il finale, poi, è qualcosa di veramente originale: non vi spoilero nulla, ma per quanto riguarda me mi ha presa veramente alla sprovvista. A essere onesta, forse avrei preferito un finale forse più scontato ma anche profondamente amaro, ma mi rendo conto che, forse, non sarebbe stato adatto all'età consigliata per la lettura del libro. E poi, il nome della protagonista sarebbe dovuto cambiare, con il finale ipotizzato da me. Una bambina che si chiama Bucaneve, come il primo fiore che spezza l'inverno e si fa strada spaccando la terra e il ghiaccio fino all'aria, si merita un finale da Bucaneve... pur se con i petali macchiati di sangue.

In definitiva, un libro più che consigliato, e non solo agli appassionati dei romanzi di Carroll. E' vero che la protagonista ricorda molto Alice, specialmente per la caratteristica di fare monologhi a voce alta ogniqualvolta si ritrova nella necessità di cercare di razionalizzare un aspetto privo di senso del Regno Sotterraneo, ma queste sono pagine adatte a tutti, senza distinzione. L'importante è che abbiate fame, come Bucaneve. Che vi sentiate stanchi delle solite storie e bisognosi di essere rinvigoriti, come lei. Che vi poniate domande. Che crediate alle cose impossibili, e che siate disposti a lasciarvi rapire da un mondo dipinto con parole precise e sognanti come colpi di pennello.
Quanto a me, il Regno Sotterraneo mi manca già. Proprio come il Re di quel bizzarro luogo, non posso farci niente: per quanto ci provi, non riesco a smettere di sognarlo.


- Alice

2 commenti:

  1. Wowww
    Con una recensione così, come si fa a non leggere questo libro?
    Certo, questo è proprio il tuo genere, mentre non è di certo il mio. Però avrei voglia di conoscere meglio questi personaggi, e anche se la bara mi terrorizza, mi piacerebbe conoscere cosa può sognare la Morte.
    Dici che il finale è originale...mi sembra un ottimo motivo per acquistare questo libro!

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    Risposte
    1. Secondo me potrebbe piacerti, anche per esorcizzare alcune paure ;-)

      - Alice

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Tu.
Sì, proprio tu.
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