martedì 11 settembre 2018

"Kid Cooper e l'uomo scimmia di Blackwood" di Adam Howe

11 settembre. Sono passati quasi vent'anni, eppure nella giornata di oggi è impossibile far mordere la briglia ai ricordi. Tutti noi abbiamo impresso nella memoria che cosa stavamo facendo in quell'esatto momento di diciassette anni fa. Io ero in salotto e stavo per uscire con una mia amica dark di cui i miei non sapevano granché. Mi piaceva fare le cose di nascosto. Mi faceva sentire furba, potente, invincibile. Addosso avevo un paio di jeans e una maglietta, ma nello zaino avevo ficcato una t-shirt goth a rete e un rossetto nero trovato su non so più quale numero di Cioè. Mi sarei cambiata a qualche centinaio di metri da casa, sotto un portico o roba simile, e poi avrei incontrato la mia amica. Non pensavo ad altro che a dove avrei potuto nascondermi per cambiarmi quando, all'improvviso, mio padre, seduto sul divano a guardare la TV, urlò a mia madre che un aereo si era appena schiantato su una delle Torri Gemelle. Ricordo che rimasi perplessa, ma allungai comunque la mano verso la maniglia... finché mio padre non gridò di nuovo.
C'era stato un secondo aereo.
Che aveva colpito la seconda Torre.
Che aveva dato inizio al crollo.

Ebbene, voi direte: ma come si connette tutto questo a Adam Howe? Lasciate che ci arrivi. Ho detto che so dove ero quel giorno, ma non posso dire lo stesso del 1994, quando in tutte le vetrine delle librerie del mondo qualche migliaio di librai posizionò "Mucho Mojo", firmato dalla penna di Joe R. Lansdale. Ed è un peccato, perché so che, anche se all'epoca ero solo una bambina, il titolo e la copertina di quel libro mi avrebbero colpita. Sarebbero rimasti marchiati a fuoco nelle mie memorie fino al 2016, quando CasaSirio ha pubblicato "Mucho Mojo Club", una raccolta spietata di racconti firmati dagli "scrittori più cattivi del panorama internazionale". Protagonisti - richiamando il concetto sporco, crudo e graffiante del mojo di Lansdale - erano homeless, prostitute, assassini, ladri, tagliagole - tutto ciò che striscia e si muove nell'oscurità, insomma. Come avrebbe detto la nonna di Florida: "magia nera", tribale, africana, creola, allo stato puro. Ma non conoscevo Lansdale, nel 2016, e così non mi sono accorta di questa uscita imperdibile di CasaSirio. Per fortuna, però, lo sporco era ancora troppo. Si era annidato ovunque e così, quest'anno, il 21 settembre uscirà un nuovo capitolo della famiglia del mojo: "Mucho Mojo Club - lavoro sporco". Altra antologia, altri rivoli neri di luridume da ripulire.

Il lato positivo è che, questa volta, parte del lavoraccio è toccata anche a me. Sì, perché il racconto disponibile in anteprima, "Kid Cooper e l'uomo scimmia di Blackwood" di Adam Howe, mi è finito tra le mani per caso, come le cose migliori, e io non ho potuto fare a meno di leggerlo. Amarlo. Divorarlo. Rotolarmi e ansimare nel fango di cui è imbrattato.
Ma andiamo con ordine.

America, quella brutale, povera, che non fa sconti. Kid Cooper e suo padre si fanno una cittadina sperduta dopo l'altra, sfidando a pugni il campione del posto, per poi ripulire le tasche degli scommettitori e proseguire verso la tappa successiva. Non che combattano entrambi: è solo Kid a rischiare di venire massacrato, mentre suo padre resta a guardare. Non hanno avuto una vita semplice, e di certo il loro passato non è esente da macchie di dolore, come quella per la morte della madre di Kid. Ma i due vanno avanti, e una sera arrivano a Blackwood, dove ad accoglierli, nella bettola dell'accampamento, non trovano un gruppo di ubriaconi che ha voglia di veder menare pugni. Lì li attende Boss Taggart, un individuo losco, grasso e spregiudicato che obbliga il ragazzo, tenendo suo padre sotto scacco, a non sfidare un uomo qualunque, bensì l'uomo scimmia, uno scimpanzé che vive in un buco fetido e pieno di verdure marce e liquami. Kid si ritrova a dover affrontare la bestia in questo ring allucinante e ben presto si rende conto che, se vuole sperare di uscire vivo da lì con suo padre, dovrà versare fino all'ultima goccia di sangue.

Adam Howe è stato in grado di costruire un racconto breve, semplice e folgorante, che mi ha tenuta avvinta fino all'ultima pagina. Stile giusto, scorrevole ma imbevuto di dettagli luridi, paura e sudore che mi hanno dato l'impressione di aver visto un film, più che di aver letto delle parole nere su una pagina bianca. E non un film qualunque: impossibile non notare i richiami allo scontro animalesco di Luke Skywalker contro il Rancor in "Episodio VI: Il ritorno dello Jedi", richiamato poi anche dalla lotta di Han Solo contro Chewbecca in "Solo: a Star Wars story", ma il concept è stato del tutto rielaborato, infangato, adattato allo sfondo del lavoro sporco. In questo racconto funziona tutto, ogni singola parola si trova in equilibrio e in proporzione perfetta rispetto alle altre. Una traduzione magistrale, editing da paura. Inutile dirlo: CasaSirio si riconferma una delle case editrici indipendenti più interessanti del panorama editoriale, con una particolare attenzione a tutto ciò che è pop, noir, intenso e bollente come caffè amaro.

Se non avete paura di sporcarvi, consiglio anche a voi di leggere questo racconto. Come? Semplice: potete trovarlo qui, cliccando in fondo alla pagina su "Leggi KID COOPER di Adam Howe". Non solo. A quel link potete anche preordinare l'antologia di racconti in uscita il 21 settembre, così da assicurarvi di riceverla insieme alla borsa shopper in edizione limitata. Fossi in voi, non ci penserei due volte. Io, per conto mio, ho già fatto il mio pre-ordine e ora sono qui, a mordermi le labbra mentre pregusto gli altri racconti dell'antologia, sperando che siano intrisi di quel mucho mojo che qui mi ha stregata.


- Alice

12 commenti:

  1. Buonagiornata.

    Io avevo 4 anni quando successero i fatti delle torri gemelle, ma mio padre mi dice spesso, ripensando a quei momenti, che pensava fosse un film, e che prima di capire che invece erano fatti reali, si chiedeva come riuscisse Hollywood a fare effetti speciali così realistici...

    I libri sembrano interessanti. Segno, poi li leggo. Grazie come sempre ;)

    Buonagiornata siore e siore!


    (Be', già in qualche vecchio post avevi accennato di essere un po' dark, ci sta... adoro tutto ciò che è "oscuro" ^^' )

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  2. Tempi verbali scazzati come se non ci fosse un domani... pietà, mi sono svegliato da un'ora......

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  3. Carissimo H P L, che piacere ritrovarti!
    Sai...non potevi trovare citazione migliore per Alice, ( Adoro tutto ciò che è "oscuro") lei è esattamente così!
    Cosa facevo io quel lontano 11 settembre?
    Lavavo il pavimento di casa, mio marito che seguiva la tv, mi diceva quello che stava succedendo in America, ma io non mi rendevo ancora conto...
    Quando il secondo aereo arrivò, capimmo che non poteva essere solo un incidente.
    Per quanto riguarda questo libro, prendo nota anch'io, ma vedo che la mia lista si allunga sempre di più.
    Le ultime annotazioni le avevo prese pochi giorni fa su libri che parlano del popolo dei Pellerossa, esattamente su Cavallo Pazzo.
    Adoro questo popolo e anni fa avevo letto un libro che mi ha fatto conoscere più a fondo la loro cultura e il loro pensiero. Lo scrittore era riuscito letteralmente a portarmi nelle praterie, insieme a loro!
    A presto...*_*

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    1. Ciao Ornella!! ^^ come va? È da un po' che non ti si sente...

      Be', sarebbe quantomeno strano se a uno che si fa chiamare con l'acronimo dello scrittore che ha, di fatto, reinventato il genere dark-horror gotico non piacessero le cose dark, no? ;)
      Comunque, che Alice abbia un lato oscuro (uno? :) ) si capisce fon troppo bene... e noi che seguiamo questo blog non è che possiamo essere tanto da meno, ahah °-^

      Sul resto, non si sarà trattato di un incidente di sicuro, ma il coinvolgimento di terroristi islamici è solo una delle ipotesi. La versione ufficiale non mi convince molto, a essere sinceri...

      Non so quale sia il libro che hai letto anni fa sugli usi e costumi dei nativi americani, ma sulla storia di Cavallo Pazzo c'è la sua "autobiogafia", bellissima: "Cavallo Pazzo lo strano Uomo degli Oglala", di Mari Sandoz (Rusconi Editore, traduzione di Donatella Tippett Andalò - se possibile l'edizione del 1971, è la migliore). Letteratura "romanza" sui nativi, e sulla storia del loro triste sterminio : "Se io fossi una strega", seguito de "Il viaggio della strega bambina", entrambi di Celia Rees, il secondo più incentrato sul periodo della caccia alle streghe, ma comunque molto approfondito. Li farei leggere a scuola (se hai bambini/e piccoli, questi libri potrebbero piacere loro).

      Però, sì, in effetti la lista si allunga e i soldi calano, due cose inversamente proporzionali che non vanno d'accordo... XD
      Ciao, è sempre un piacere cara!

      Buonagiornata a tutte!

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  4. @ Ornella

    Rileggendo il tuo commento, mi sono accorto di aver, forse, frainteso; infatti non avevo notato che hai detto "citazione". Sinceramente, quando ho scritto quella frase, non ho citato nessuno, era un mio pensiero. Se la frase "adoro tutto ciò che è oscuro" è già stata detta/scritta da qualcuno, è solo una coincidenza che l'abbia detta anch'io, non intendevo citare nessuno. Comunque l'ho googlata come citazione, ma non mi esce fuori nulla... ^^'

    Buona giornata!

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  5. No no, per citazione intendevo la "tua"! Una citazione di H P L!
    Ti ho reso famoso forse? ;)
    Scherzo, naturalmente!
    Il libro a cui mi riferivo è esattamente quello che hai scritto : "Cavallo pazzo lo strano Uomo degli Oglala" di Mari Sandoz!
    Siccome ti stimo tantissimo, ora sono davvero sicura che sarà un ottimo libro. Accetto il tuo consiglio e cercherò l'edizione del 1971.
    Purtroppo non ricordo bene il titolo del libro che avevo letto, e neanche lo scrittore. Se mi torna in mente, te lo scrivo.
    Riguardo l'11 settembre hai ragione, da come si svolsero i fatti, qualche dubbio è normale che si insinui nella nostra testa. Anche per l'assassinio di Kennedy a Dallas mi sono sorti tanti dubbi. Ho letto parecchio su quella giornata, mi sono documentata non poco, ma adesso ho ancora più confusione di prima!
    Chissà se un giorno sapremo mai la verità!
    Un caro saluto!*_*

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    1. Ciao carissima, grazie per la stima, sai che è ricambiata ;)
      Ma non impazzire con l'edizione del 1971, se la trovi bene, altrimenti anche altre più recenti van bene. Diciamo che io ne ho tre edizioni distanti 20 anni l'una dall'altra e quella è la traduzione migliore, per me.

      Sul resto, i dubbi sono legittimi. Ma non paragonare l'attentato del 11/9 con quello di Dallas ai danni di JFK; di quest'ultimo si sa tutto, solo che nessuno lo dice, specie in America, dove si tace per paura di fare la sua stessa fine. JFK venne assassinato a causa dell' ordine esecutivo 11110, che, per semplificare, toglieva alla famiglia Rotschild la possibilità di "stampare moneta" a piacimento, risultando così una limitazione che "la famiglia" non fu disposta a tollerare, dato l'enorme danno in termini di potere che ne sarebbe conseguito altrimenti.
      Corrotta la CIA, i Rotschild ebbero gioco facile.
      Probabilmente, dato che hai detto di esserti informata in merito, questa storia già la conoscevi, o comunque l'avrai letta da qualche parte. Quello che nessuno ti dice è che purtroppo questo fatto, fin troppo semplice e addirittura banale, è vero; purtroppo nel tempo si sono venute a creare talmente tante teorie del complotto, dagli alieni alla mafia alla Russia, che è effettivamente difficile scindere ciò che è realmente successo da ciò che è solo bufala e voglia cospirazionista.
      Per i Rotschild, che cosa c'è di meglio del far passare i fatti per come realmente si sono svolti come l'ennesima bufala di qualche nerd sfigato e brufoloso che non ha di meglio da fare che complottare? :(

      Comunque, la Storia è piena di strafalcioni, e in effetti non è oggettivamente semplice stabilire la verità. Spesso, ho imparato, raccontano molto più, e molto meglio, i libri, la letteratura, dei testi storici, specie di quelle merde dei testi scolastici...

      Vabbe' dai, buonaserata a te, Ornella, e a tutte, siore e siore! :)

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  6. Ciao caro HPL!
    Scusami se non ti ho più risposto, ma in questo periodo sono molto impegnata in più campi.
    Oggi mi si è accesa la lampadina e mi è venuto in mente quel libro sugli indiani d'America di cui ti avevo accennato. Allora ti ho pensato, ed eccomi qua...
    Si tratta di " Il popolo dei pellerossa" vita, costumi, tradizioni, scritto da George Catlin!
    Se non ricordo male, è un libro scritto nel 1880 circa. Lui ha avuto degli incontri diretti con i nativi, e nel libro vengono descritti minuziosamente.
    È un libro datato sicuramente, ma a me ha regalato emozioni.
    Un caro saluto. :):):)

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    1. Ciao Ornella!

      Non conoscevo Catlin né questo libro, che mi sembra parecchio bello. Ho letto che Catlin era un pittore, quindi nel libro potrebbero esserci anche ritratti di pellerossa, dico bene? ;)

      (E poi è nato esattamente 200 anni e 1 giorno prima di me, e proprio ieri ho riguardato 2001 Odissea nello Spazio ahah ^^' )

      I libri datati sono affascinanti, quantunque non sempre esatti.

      Ciao, buon lavoro "in più campi"!

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    2. Ciao, ci tenevo a raccontarti un aneddoto che ho trovato nel libro di Catlin. Proprio come pensavi tu, lui aveva fatto un quadro a un capo tribù,il pellerossa era rimasto sbalordito a vedere un altro se stesso, ed era felice di avere questo dipinto.Con il passare del tempo però, non riusciva a capire perchè lui invecchiasse, mentre la sua immagine sul quadro rimanesse sempre giovane.
      Siccome non si dava pace, cercò Catlin e lo accusò di aver fatto un maleficio sulla sua persona!
      Ci pensi poveraccio, quanto avrà riflettuto senza trovare una ragione valida? :):):)
      Adesso non ricordo bene come finì, ma Catlin se la vide brutta...
      Ciao e buona giornata

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    3. Ciao Ornella!!

      Interessantissimo aneddoto, questa non la sapevo, *-* e ora ho voglia di approfondire, specie perché mi interessa vedere se ed eventualmente quanto la lettura dell'opera di Catlin possa aver ispirato la stesura del Dorian Gray di Wilde, alle coincidenze credo poco, e considerato che Catlin visse prima di Wilde - e che quest'ultimo fosse lettore onnivoro - non mi pare così improbabile. Grazie, era già nel carrello il libro, ora mi sa che anticiperò l'acquisto ;) :*

      Buonagiornata a te e a tutte, siore e siore.

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    4. Ciao HPL :)
      Sono contenta che comprerai il libro, e spero che piacerà anche a te! Io mi sono sentita trasportata in quelle praterie, mi sembrava quasi di sentire il profumo dell'erba... però devo anche ammettere che da sempre ho provato amore e simpatia per questo popolo e sapere come è stato portato alla distruzione, mi riempie di rabbia e amarezza. Pensa che desidererei tanto andare a fare un viaggio in America, ma una delle zone che mi interesserebbe vedere di più, sarebbe proprio quella dove hanno vissuto i pellerossa.
      So che tutto è cambiato, ma sarebbe meraviglioso essere lì, respirare quell'aria, sentire il vento sulla pelle, poi chiudere gli occhi e pensare a quel popolo.
      Pensa che quando avevo letto Catlin,il libro me lo avevano prestato.
      L'ho comprato per poterlo rileggere, ma non ci sono ancora riuscita.
      Ricordi la lunga fila di libri nuovi che mi aspetta?
      Ecco, la colpa è di quella fila che non si riduce mai perchè continuo sempre a comprarne altri.
      Ciao carissimo! :):):)

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