martedì 19 aprile 2016

"Le avventure del topino Despereaux" di Kate DiCamillo e davvero molta gratitudine

Buon giorno Gioiglorioso a tutti!
Come state? Siete passati indenni attraverso il labirinto laser di virus primaverili di ogni tipo? Sì? Bene, perché io invece mi ci sono rotolata in mezzo come un orso nel miele. Solo che non era esattamente miele, se capite cosa intendo.

Ma!


Dopo settimane di misera esistenza sul divano, oggi torno con un nuovo post sul blog. Voglio raccontarvi qualcosa del libro che ho appena finito di leggere: "Le avventure del topino Despereaux" di Kate DiCamillo, che fino alla fine pensavo essere italiana e che poi ho scoperto, nella mia imbarazzante ignoranza, essere americana. Ma proseguiamo.

Questo libro è arrivato nella mia vita nel modo migliore che possa capitare a un lettore: lo trovai su una bancarella di libri in una fiera, o meglio... fu lui a trovarmi. Sì, perché io stavo frugando da tutt'altra parte, quando sentii la sua costa bussarmi gentilmente sul dorso della mano, schiarirsi la gola polverosa e presentarsi.
Inutile dire che poco dopo era al sicuro nella mia borsa (sì, ho pagato), mentre io me ne andavo saltellando verso una bancarella di krapfen alla crema. Che volete farci? Son cose che capitano, in una fiera.
Ebbene, avevo già sentito parlare di questa storia, ma solo nei trailer del film d'animazione omonimo che avevo trovato in altri DVD. Film, peraltro, che non ho mai trovato in giro, nemmeno nelle bancarelle, ma che mi ha sempre incuriosita. Capirete quindi la mia viva e vibrante soddisfazione nell'iniziare a leggerlo e a rendermi conto che non si trattava solo di una fiaba popolata di topini, bensì di un romanzo vero e proprio, anche se al sapore di fiaba. Un po' come se addentaste un krapfen alla crema e dentro fosse alla cioccolata, insomma. Può essere una grande sorpresa, o una delusione.


Nel mio caso, sicuramente "Le avventure del topino Despereaux" sono state una grande e gradita sorpresa: la trama è ben congegnata, lo stile è fresco, scorrevole e coinvolgente; sono i personaggi, però, a essere i veri protagonisti delle mie lodi, perché in poche righe la DiCamillo riesce a tratteggiarli in maniera indelebile. E' come se fosse un libro pop-up, in un certo senso: i personaggi emergono rispetto allo sfondo, seppur ben descritto, e le loro gesta rimangono impresse negli occhi e nel cuore di chi legge. A partire da un personaggio secondario, ma veramente secondario, che però incontriamo subito nella storia: la mamma di Despereaux, una topina francese di nome Antoinette con la erre moscia e la cui parola preferita è disappunto. Non vi sembra già di sentirla parlare? A me sì, ed è lo stesso per tutti gli altri personaggi, dal topino Despereaux al ratto Roscuro, dalla Principessa Pri al mio personaggio preferito, Braciola Oink, le cui disgrazie e i maltrattamenti subiti fin da bambina vengono descritti in maniera delicata ma educativa, toccante.

Un'ottima lettura per i bambini, quindi, con il narratore che si rivolge continuamente al lettore, con gli inviti a cercare parole nel dizionario e quant'altro; adatta anche agli adulti, comunque, perché trovo che soprattutto in loro vi sia un bambino che ha disperatamente bisogno di storie.
Non posso far altro che consigliarvelo e accompagnarvi all'ultima sezione di questo post, dedicata a un paio di considerazioni e di ringraziamenti.

Diciamo che è un po' complicato parlarne.
Non perché non voglia, ma perché è una storia lunga. Ho sofferto molto, nella mia vita, e a causa di questo e anche della mia indole caratteriale ho sempre reagito in modo... inadeguato. Alle cose brutte, soprattutto, ma anche a quelle belle. Non sono stata sufficientemente grata per il riconoscimento conseguito grazie al Premio Letterario Nazionale Neri Pozza, né verso le persone che mi sono state accanto, anche se talvolta "da antagonisti", ma sempre per il mio bene. O così penso adesso, almeno.


Sono cambiata molto nell'ultimo anno e ancora di più nell'ultimo mese e mezzo. Ci sono cose del mio passato di cui non vado fiera, ma ho smesso di pensare alla me stessa di qualche anno o mese fa con vergogna: ho fatto degli errori, di alcuni ho delle colpe, di altri no (dei più gravi no, e questo mi consola); per molto tempo sono stata una vittima e per altrettanto sono stata solo un essere rabbioso che si rivolgeva agli altri in modo passivo-aggressivo, anche se senza averne l'intenzione e senza accorgersene. Ci tengo a sottolinearlo: mai ho pensato o voluto essere ingrata o inadeguata nei confronti di chicchessia.

Non so nemmeno se queste persone leggano il mio blog, ma ci tengo a scriverlo qui, in modo che sia indelebile: mi dispiace e penso davvero il meglio di voi. Penso che i vincitori ne abbiano ogni merito, che chi ha voluto darmi dei consigli lo abbia fatto per il mio bene e che tutti quanti possiamo commettere errori, vincitori, vinti, e anche consiglieri. Penso che io debba ancora crescere molto e che tutte le persone che incontrerò sul mio cammino saranno preziose per aiutarmi a farlo.
Spero che queste parole possano trasmettervi quanto sono dispiaciuta per eventuali miei atteggiamenti errati e spero anche che mi sarà concesso di porvi rimedio. Io non porto rancore, per la prima volta nella mia vita, e penso solo al mio percorso, che sarà in salita ma anche bellissimo. Il panorama non ha eguali, ed è anche grazie a voi e a tutti gli amici che mi hanno sostenuta fino a qui.
Grazie, ragazzi, vi voglio bene.

E dopo tutto questo, non vi annoio più. Voglio solo ringraziare ogni singolo lettore per la pazienza, la costanza e la gentilezza con cui legge queste pagine e, qualche volta, le commenta.
Vi abbraccio tutti :) 

2 commenti:

  1. Cara Alice, ho letto con affettuoso interesse il tuo ultimo post che trovo molto "diverso" da quelli che scrivevi sino a poco tempo fa...anch'io trovo che tu sia cambiata, ma userei un altro termine : maturata.
    È stato davvero bello leggerti e sentirti toccare molti punti delicati del tuo carattere. Mi sono commossa quando, citando il premio Neri Pozza, hai ammesso di non essere stata abbastanza grata per il riconoscimento ottenuto, hai fatto un enorme passo avanti..
    Sono certa che nella vita ti attendono tante soddisfazioni perchè sei in gamba e lo dimostrerai!
    Sono orgogliosa di te!

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    1. Mi fai arrossire :3
      Grazie di cuore per queste parole, spero tanto che il futuro mi riservi qualche bella soddisfazione!

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Tu.
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